sabato 19 gennaio 2008

Ancora su NO-Tube, il Consiglio Provinciale e la diga sul Brugneto

Come avevo scritto nel mio precedente intervento lunedì 14 gennaio c'è stata la fatidica seduta del Consiglio Provinciale sulla vicenda NO-Tube/dighe/invasi/derivazioni: il risultato, come quasi sempre accade quando la politica è presa di sorpresa da movimenti che "salgono dal basso" (come in effetti bisogna riconoscere a NO-Tube), è che tutti i gruppi consiliari hanno approvato un Ordine del Giorno in cui si esprimono a favore delle rimostranze di questo comitato e a favore di attente valutazioni sull'impatto ambientale degli impianti in progetto. Voci fuori dal coro sono stati Luigi Briggi (Italia dei Valori), Luigi Fogliazza (Lega Nord) ed Annibale Gazzola (Partito democratico), i quali non hanno votato perchè ritenevano che un segnal di cedimento su questi progetti avrebbe decretato il de profundis per ogni altra futura iniziativa imprenditoriale di rilievo sulle nostre montagne. Ma su questo torneremo più avanti.

Ora, al di la di quanto riportato dai quotidiani locali, i quali hanno esaltato l'approvazione dell'OdG come una <<>>, nei fatti è stata una vittoria di Pirro, come i più avveduti tra i NO-Tube hanno capito.

Per chi abbia una minima conoscenza di come funziona la politica, non è difficile riconoscere 2 fatti rilevanti:

1) un'approvazione all'unanimità su un OdG generico ha lo stesso valore di un pezzo di carta igenica: quando opposizione e maggioranza sono d'accordo di solito è per far fronte comune di fronte ad un attore "esterno" come un comitato popolare, e di conseguenza evitare che questo possa sfruttare le divisioni partitiche a suo favore (il classico atteggiamento da "casta");

2) approvare un OdG in cui si dice che si starà attenti all'impatto ambientale dei progetti e si faranno severe valutazioni in materia è come approvare un documento in cui ci si dichiara contrari ai genocidi: sono ovvietà che è bene ribadire ma che all'atto pratico non producono nulla, soprattutto se strutturate con un documento assai poco vincolante come un Ordine del Giorno;



La verità è che la Provincia ha voluto prendere tempo, cercando di smorzare un poco la polemica scaturta dalla pessima gestione della Giunta Boiardi in materia di concessione dei lavori contestati dai NO-Tube. I più diretti interessati dalla polemica - la società San Colombano, titolare del progetto di centrale idroelettrica di Confiente - l'hanno capito ed infatti, intelligentemente, hanno provvisoriamente "ritirato" il progetto in attesa di un più chiaro quadro normativo.

In ogni caso un cambiamento sotanziale della situazione c'è stato, perchè di fatto il focus della polemica si è andata concentrando sulla sola Val Trebbia e sulla sola progettata centralina di Confiente, lasciando molto più in ombra i progetti in Val Nure che - come già detto nel precedente post - hanno un impatto minimo e sono comunque sempre soggetti alla regola del Delfusso Minimo Vitale (DMV).

Pur tuttavia sarebbe sbagliato sottovalutare il dibattito su Confiente come puramente tecnico e locale, infatti attorno al Si o No a questo progetto, ed eventualmente ai vincoli che gli verranno posti per un parere favorevole, si gioca una bella fetta del destino delle nostre montagne.

Facciamo una doverosa premessa: io do per buono il progetto di Confiente, cioè voglio dare per assunto che esso - nel suo stato attuale - rispetti TUTTE le regole e le normative in materia ambientale previste dalla legge, ovvero non do credito ai fanatici che gridano contro i "malvagi industriali assestati di denaro, che nell'ombra miravano a truffare i cittadini": questi atteggiamenti sono frutto di una mentalità insieme anti-imprenditoriale e pervasa di gelosia meschina.

Fatta la premessa, dobbiamo allargare un po la visuale e pensare non alla singola battaglia su dighe si/no ma alla prospettiva più generale del futuro della nostra montagna, che da tanti - in primis gli stessi di NO-Tube, è definito oscuro.
Il Sindaco di Bobbio, che conosco personalmente e che stimo molto per aver dato un'evidente scossa alla cittadina ed averne fatto conoscere le bellezze al mondo, in Consiglio Provinciale è stato il capofila del No ai progetti e a Confiente in particolare, asserendo che sono delle bombe ecologiche che distruggerebbero per sempre la Val Trebbia, il suo turismo e la sua economia. Pasquali inoltre lancia l'idea di una diga in Val d'Aveto che dovrebbe servire agli agricoltori durante la siccità estiva, sfruttando la strettezza naturale della vallata.
Ottimo, è proprio qui che entra il mio ragionamento.
Un cedimento di fronte a NO-Tube non significherebbe il solo blocco del Progetto Confiente (e di chissà quali altri), ma di riverbero darebbe una fortissima carica ed una fortissima legittimazione a tutto il "partito del No e dell'immobilismo" che aleggia ovunque in Italia. I NO-Tube sono gli stessi che sono contrari al miglioramento della Statale 45, che invece il sindaco Pasquali fortissimamente vuole "raddrizzare", e saranno gli stessi che un domani fonderanno un nuovo comitato per dire No alla vagheggiata diga in Val d'Aveto... con tanti saluti ad ogni idea di rilancio imprenditoriale dell'Appennino, che tanto varrebbe a quel punto trasformare in un'immenso Parco.

Mi accorgo di aver scritto tantissimo, questo post ci ho messo più di due giorni ad elaborarlo e nonostante tutto avrei ancora tanto da dire... vi lascio con un'idea buttata li: non avrebbe forse più senso fare una battaglia con Genova affinchè ci lasci più acqua dalla sua diga del Brugento, che porta via un terzo della portata del Trebbia? La concessione scade nel 2011... pensiamoci gente, e pensateci policy maker!

domenica 13 gennaio 2008

Quando si dice "non capire un TUBE"!

Chi di voi legge almeno saltuariamente i giornali locali avrà sentito parlare della polemica che da quest'estate si trascina in merito al progetto di realizzare su Trebbia, Nure ed affluenti minori alcuni sbarramenti e derivazioni: i primi per creare invasi a scopo irriguo ed agricolo, i secondi per mettere in funzione delle centraline idroelettriche per produrre energia pulita.

La polemica è nata da quando è sorto il secidente comitato NO-Tube che si batte per non far realizzare nè gli invasi agricoli nè le drivazioni idroelettriche. Se volete esiste anche un sito del comitato in cui vengono esposte le ragioni del NO:

Ora, per correttezza, va detto che da una parte le dighe agricole in progetto sono da una parte necessarie e richieste da TUTTE le organizzazioni dei coltivatori, dall'altra in grandissima parte riprendono vecchi progetti di invasi lasciati a metà (come quello sul Trebbia all'altezza circa di San Salvatore).


Per quanto riguarda le centraline idroelettriche la propaganda dei NO-Tube asserisce che le derivazioni priverebbero fiumi e torrenti della propria acqua nei periodi di siccità e che rovinerebbero la fauna ittica con gli sbarramenti: anche qui l'ignoranza la fa da padrona, infatti non solo le derivazioni si chiamano così perchè NON sono sbarramenti ma semplici "griglie" che captano PARTE del flusso d'acqua in condotte e turbine, ma per di più esiste una direttiva regionale sul "pescaggio massimo" di acqua che prevede che le derivazioni lascino "libere" quantià forfettarie di acqua proporzionali alle necessità vitali del corso d'acqua. Pertanto se d'estate il fiume o il torrente è in secca, o comunque avrà una portata di metri cubi/secondo inferiore al coefficiente stabilito dalla regione, la centralina NON POTRA' derivare acqua dal corso!!


Ultima nota: perchè questi ambientalisti non protestano mai contro la costruzione di nuove centrali a metano o a "bio-gas" (che sempre metano è in fin dei conti) ed invece se la prendono sempre con le energie che in teoria si definiscono "pulite"?


A voi le riflessioni e la continuazione del dibattito, che approderà domani in Consiglio Provinciale...

sabato 12 gennaio 2008

Ricominciamo da dove ci eravamo lasciati

Bella gente, anno nuovo, vita nuova e... blog nuovo!
Era dell'anno scorso la decisione di chiudere definitivamente il mio blog su myspace, il famoso (tra chi mi conosce) THE LORD OF THE TRAPS, e le motivazioni furono le più disparate: da una parte il perenne dubbio su quale dovesse essere la funzione di quel blog (riflessioni personali? spunti di dibattito? cagate sparse per far ridere?), che ondeggiava tra il serio e il faceto, tra interventi lunghissimi e noiosi e brevi intervalli di pacchiana allegria; dall'altra una totale mancanza di voglia di tenerlo aggiornato e l'essersi messo in agguato il mio peggior difetto, ovvero l'incostanza... si perchè chi mi conosce sa bene che ho bisogno perennemente di essere attivo, di muovermi e di fare cose interessanti, senza "affossarmi" per troppo tempo su una stessa cosa, pena il mio avvilimento. E il blog precedente l'ho tenuto in piedi per quasi 3 anni, il che per me è quasi un record, ma ad un certo punto non ne potevo più...

Ecco ora che ricomincio da zero.

Nel frattempo molte cose sono cambiate per me. Da una parte ho lasciato il mio amato incarico di Commissario Provinciale di FIG Piacenza (e con me il mio mitico amico e "collega" Davide), disgustato dalle vicende a cui ho assistito nella campagna elettorale del Comune di Piacenza, depresso dal pochissimo entusiasmo con cui buona parte del Movimento seguiva le iniziative promosse durante questi anni, incazzato - si, incazzato! - per la pochezza di risultati concreti che riuscivamo a portare a casa (il che per uno come me è un vero e proprio affronto alla dignità) e di contralto per i litigi personali che sempre più spesso fui costretto ad affrontare per "colpa" del mio impegno politico.
Ora, dopo aver celebrato un congresso "casereccio", il Movimento è in mani sicure - Carlo è un'ottima persona ed un amico - ed io (come anche Davide) mi sono potuto dedicare con più tranquillità allo studio (non sapete com'è difficile studiare con certe pressioni addosso, quando al telefono ti chiamano onorevoli, senatori, candidati e coordinatori che ti fanno pressioni), ho avuto più tempo per "radicarmi" meglio nella mia nuova realtà milanese facendo numerose amicizie e conoscendo tantissima gente simpatica, sono riuscito a riguardare la politica con un occhio "neutrale" meno partigiano e coinvolto, e non per ultimo sono riuscito ad imbastire un abbozzo di attività imprenditoriale.
La stessa che ha dato vita al mio nuovo nick-name e di conseguenza ha dato anche il nome a questo blog: THE LORD OF THE GADGETS, la stessa denominazione che può vedere chi ha il mio contatto MSN...

Perchè "gadgets"? Abbastanza semplice: verso settembre dell'anno ormai trascorso - il 2007 - ho conosciuto tramite un amico di Modena un ragazzo di Bologna, Umberto, che ideava e realizzava gadgets politici per le manifestazioni. Mi è subito venuto il "pallino" e ho insistito per conoscerlo, perchè ritenevo - e, a questo punto, non credo a torto - che data la mia esperienza nel mondo politico-associazionistico e la mia voglia imprenditoriale avrei potuto inserirmi bene in quel mare magnum del merchandising di gadgets ed oggettistica.
E' così nata la rudimentale attività che seguo ad oggi, chiamata familiarmente Lord Gadgets, con la quale mi occupo di sentire le richieste di oggetti e gadgets personalizzati di ditte, partiti, associazioni, privati, e soddisfarle in comune accordo con l'amico Umberto.
Il mercato c'è, ed è tanto, anche se si basa tantissimo sulle conoscenze personali, inoltre a dicembre alcuni miei amici della Bocconi hanno proposto di entrare nella "società" e fare qualcosa di più "serio", una SNC, ed occuparci davvero "professionalmente" di questa attività che finora ho visto più come hobby e fonte saltuaria di guadagno.

Vedremo. Di questa e di tutte le cose che mi verranno in mente e che marginalmente potranno interessarvi vi terrò aggiornati...

Vi lascio, ho scritto abbastanza per essere il primo post e poi mi vergognerei tantissimo se i prossimi fossero corti per mancanza di voglia e tempo. A presto e un invito a tutti:

FRANGAR NON FLECTAR!