Siccome molti potrebbero pensare che sono un noioso spaccamaroni (con tutto il rispetto per l'on. Maroni) che non scrive mai niente di divertente, avviso gli sbandati naviganti il mio blog che su queste pagine non troverete mai nulla delle miriadi di cavolate e cose stupide che faccio, perchè mi sono prefisso l'obiettivo di fare di questo un blog "personale" e " di riflessione"...
Per ridere, mi potete trovare - in versione trash - sui siti che segnalo nella sezione "Scrivo anche su...": mi firmo sempre come qui, ovvero come Lord tojo...
Ah! Ho messo finalmente anche i primi annunci pubblicitari sul blog (li vedete sempre nella parte destra dello shcermo, sotto il mio Profilo personale): non sarebbe sgradito se ci andaste su qualche volta, clickandoci... mi aiutereste ad arrotondare la paghetta settimanale e magari trovate qualcosa di interessante anche voi!!
Prima di staccare annuncio - a chi, non si sa! - che inauguerò presto una piccola e modesta rubrica di divulgazione economica, in cui tenterò di spiegare in parole semplici alcuni noti ma oscuri fenomeni macro- e micro-economici, e magari potrei avventurarmi persino a dare qualche consiglio per gli investimenti... ma non datemi troppa retta su quel fronte, ok?
Saluti a tutti bella gente!
Lord tojo
Un giovane Dottore in Economia Finanziaria che muove i suoi primi passi durante la peggiore crisi economica dal 1929...
mercoledì 26 marzo 2008
domenica 23 marzo 2008
venerdì 21 marzo 2008
Strani parallelismi Sarkozy-Berlusconi
Continuando a schifarmi letteralmente la campagna elettorale italiana decido di spostarmi sugli esteri, in particolare la Francia.
Forse avrete sentito che recentemente ci sono state le elezioni amministrative in molti Comuni francesi, a cominciare dalla capitale Parigi passando per moltissime importanti altre città come Lione, Bordeaux, Marsiglia etc... Ebbene, dopo il secondo turno, a parte quest'ultima città tutte le altre "importanti" sono passate al Partito Socialista. Se oltre a questo dato vi aggiungiamo quello del primo turno, dove le uniche città vinte dall'Ump (il partito del presidente Nicolas Sarkozy) furono quelle dove si presentavano come candidati i ministri del governo Fillon, è gioco facile dar ragione ai media francesi e internazionali che indicano la sconfitta della destra transalpina come conseguenza del calo di popolarità dello stesso Sarkozy.
Senza essere dei guru dell'opinionismo è abbastanza semplice comprendere che Sarkozy ha perso molto del suo fascino per tre motivi:
1) l'annunciata "rivoluzione copernicana" della Francia, con conseguente nuovo proporompente sviluppo, non sta avvenendo alla velocità promessa dal Presidente e voluta dai francesi;
2) nel contempo le pur numerose riforme spinte da Sarkozy risultano spesso impopolari perchè vanno a toccare privilegi vecchi di decenni o comunque obbligano una società "conservatrice" come quella francese a muoversi controvoglia;
3) le frequenti gaffes e la sovraesposizione mediatica del Presidente (con la vicenda Bruni e con le numerose litigate con i giornalisti) gli hanno alienato molta simpatia personale, al di la delle scelte politiche;
Ai tre motivi sopracitati aggiungo una notazione. Se da una parte Sarkozy, seppur non al ritmo preventivato, spinge per riformare tutto il riformabile, dall'altra il Governo (presieduto da Francois Fillon), che è pur sempre la "mano operativa" delle idee presidenziali, "rallenta" il gioco cercando di ricercare maggior consenso e "annacquando" le idee sarkoziane: a riprova di tutto ciò sta la maggiore popolairtà che attualmente circonda Fillon e la sua squadra ministeriale, a torto o ragione vista dai francesi come più "seria", dialogante e meno "di rottura". Ricordo ancora che quasi tutti i ministri candidati alle elezioni municipali sono stati eletti e han fatto vincere l'Ump nelle rispettive città.
Ma non vi ricorda proprio niente questa serie di situazioni? No? Davvero? E allora vi aiuto...
Mettete al posto delle elezioni municipali francesi 2008 le elezioni amministrative italiane 2002, dove pure da noi al primo turno lo schieramento governativo resse, per essere poi travolto al ballottaggio. Per capire meglio mettete al posto di una Bordeaux passata ai socialisti un Friuli Venezia Giulia passato all'Ulivo, e sostituite la "roccaforte" Ump Marsiglia con la Parma restata miracolosamente al centrodestra nel 2002.
Mettete al posto dei tre motivi di scontento i seguenti:
1) non è arrivato l'atteso "nuovo miracolo economico" e la promessa "rivoluzione liberale";
2) le riforme del Governo sono contro i lavoratori e aumentano il precariato;
3) il Presidente del Consiglio non ha senso dello Stato, confonde vita privata con politica estera. Si fa leggi ad personam;
Mettete al posto del governo Fillon "freno" delle idee sarkoziane i due partiti An ed Udc con rispettivi leader Gianfranco Fini e Marco Follini e le lor continue richieste di "verifica" e "collegialità".
...
Mettete al posto di Nicolas Sarkozy il nostro Silvio Berlusconi durante il suo II Governo nel 2001-2006...
Avete capito ora il paragone vero?Non trovate anche voi che ci sia una clamorosa somiglianza tra le difficoltà che incontrò il nostro Berlusca nella sua seconda esperienza governativa (per cause endogene ed esogene rispetto a sè stesso) e la fine della "luna di miele" con i francesi del Presidente della Repubblica francese?
Entrambi leader su cui i rispettivi popoli nutrivano fortissime speranze di cambiamento. Entrambi rallentati, una volta al Governo, da resistenze sociali, inadeguatezze della macchina pubblica, alleati e subalterni riottiosi.
Entrambi puniti dall'opinione pubblica per comportamenti troppo "allegri" in pubblico.
Entrambi incapaci di dar seguito al promesso cambiamento nei tempi richiesti dalla popolazione.
Interessante eh?
Lord tojo
martedì 18 marzo 2008
Pessimista e malinconico pure io?
In teoria volevo fare un post sulla bellissima vacanza in montagna, a Santa Cristina di Val Gardena, organizzataci in modo perfetto da "mamma" Erika per tutti noi altri 5 sbandati. Poi la spiacevole vicenda della Gabriella, che si è rotta in modo stupido due legamenti l'ultimo giorno di sci (in bocca al lupo Gabry!!), mi ha fatto cambiare idea: come segno di rispetto verso la sfortuna che ha colpito la Gabry voglio evitare di fare apologie su questi quattro giorni comunque stupendi e veramente rilassanti, oltre che divertenti, passati tra gente con cui ci si può mostrare nel proprio aspetto più vero e genuino (nei suoi lati belli come in quelli brutti).
In realtà il post, che sto facendo prima di andare a cenare e dopo essere venuto giù da Milano, lo volevo dedicare ad un pensiero che ogni tanto mi ronza in testa.
Penso che a tutti voi - mi riferisco ai coetanei o "giù di li" - almeno una volta sia capitato di guardare dei bambini o dei ragazzini giocare ed invidiarli perchè vi manca quel periodo della vita.
Io per esempio, ma non solo io (e potrei citarvi nome per nome altri soggetti), ogni volta che bazzico al Parco della Galleana di Piacenza non posso fare a meno di ricordare con piacevole malinconia quando scorrazzavo in bicicletta con gli amici per i sentieri interni (per lo più aperti da noi stessi) oppure quando, già al liceo, andavo a fare le mitiche partite a calcetto del sabato pomeriggio. Così come non riesco a non ripensare alle tante serate passate nel Salone del Duomo - il mitico Saloon - dopo il Gruppo Giovani di Tiziano, ogni volta che vado a Messa oppure quando ci ritroviamo al venerdì/sabato sera proprio li di fianco, ai Chiostri...
Potrei citare altri momenti di malinconia, ma il nocciolo centrale del mio pensiero è che mi sto sempre più rendendo conto che comunque sia io ho passato un'infanzia e un'adolescenza splendide, piene di esperienze che mi hanno dato tanti ricordi. Così tanti che praticamente ogni angolo della città me ne fa venire in mente qualcuno.
Ma quelli dopo di me, quelli dopo di noi? I nostri futuri, possibili figli e nipoti?
E' questo che mi chiedo e mi domando a volte: io ho vissuto bene, in un ambiente accogliente, una città amica, normale... ma sarà possibile per chi crescerà dopo di noi avere ancora quei solidi punti di riferimento come il calcetto al sabato, la serata in parrocchia,il ritrovo il sabato sera, etc..?
Con i tempi che corrono, il cambiamento veloce che è in atto, sia dal punto di vista culturale che sociale, non so se sarà possibile...
E' un post pessimista, cupo, il mio di stasera... come ogni tanto mi capita, quando il Vittorio frenetico, proiettato al futuro (o meglio che prova a proiettarsi) e a volte cinico si ferma un attimo e riflette... buona serata a tutti bella gente!
Lord tojo
In realtà il post, che sto facendo prima di andare a cenare e dopo essere venuto giù da Milano, lo volevo dedicare ad un pensiero che ogni tanto mi ronza in testa.
Penso che a tutti voi - mi riferisco ai coetanei o "giù di li" - almeno una volta sia capitato di guardare dei bambini o dei ragazzini giocare ed invidiarli perchè vi manca quel periodo della vita.
Io per esempio, ma non solo io (e potrei citarvi nome per nome altri soggetti), ogni volta che bazzico al Parco della Galleana di Piacenza non posso fare a meno di ricordare con piacevole malinconia quando scorrazzavo in bicicletta con gli amici per i sentieri interni (per lo più aperti da noi stessi) oppure quando, già al liceo, andavo a fare le mitiche partite a calcetto del sabato pomeriggio. Così come non riesco a non ripensare alle tante serate passate nel Salone del Duomo - il mitico Saloon - dopo il Gruppo Giovani di Tiziano, ogni volta che vado a Messa oppure quando ci ritroviamo al venerdì/sabato sera proprio li di fianco, ai Chiostri...
Potrei citare altri momenti di malinconia, ma il nocciolo centrale del mio pensiero è che mi sto sempre più rendendo conto che comunque sia io ho passato un'infanzia e un'adolescenza splendide, piene di esperienze che mi hanno dato tanti ricordi. Così tanti che praticamente ogni angolo della città me ne fa venire in mente qualcuno.
Ma quelli dopo di me, quelli dopo di noi? I nostri futuri, possibili figli e nipoti?
E' questo che mi chiedo e mi domando a volte: io ho vissuto bene, in un ambiente accogliente, una città amica, normale... ma sarà possibile per chi crescerà dopo di noi avere ancora quei solidi punti di riferimento come il calcetto al sabato, la serata in parrocchia,il ritrovo il sabato sera, etc..?
Con i tempi che corrono, il cambiamento veloce che è in atto, sia dal punto di vista culturale che sociale, non so se sarà possibile...
E' un post pessimista, cupo, il mio di stasera... come ogni tanto mi capita, quando il Vittorio frenetico, proiettato al futuro (o meglio che prova a proiettarsi) e a volte cinico si ferma un attimo e riflette... buona serata a tutti bella gente!
Lord tojo
domenica 9 marzo 2008
Settimana da Re, anzi... da Lord!
Si avvia alla conclusione una settimana veramente rilassante e in cui mi sono divertito veramente tanto.
Inanzitutto mercoledì sera è stata la volta della cena al ristorante argentino di Milano in zona colonne di San Lorenzo, con Lollo, Andre, la Lory e tutta l'allegra compagnia dei bocconiani del CLEFIN: ottima la carne, soprattutto il mio piatto - il cui nome ovviamente non ricordo - che ricordava tantissimo una pietanza analoga mangiata da me e Bruno un numero x di anni fa in un ristorante a Brixen (Bressanone). Poi, vabbeh, mi sono dovuto "sacrificare" finendo ciò che la povera Loredana non è riuscita a mangiare (la quale Loredana ha preso il mio stesso piatto: quando si dice feeling!), ma la cosa non mi èdispiaciuta affatto... è stato un peccato non esserci riusciti ad organizzare per farne una sorta di "cena di classe", vuoi anche per i tirchioni come Emilio che non ne ha voluto sapere di venire con noi... si, beh, direte voi... parla lui di tirchieria!
Ad ogni modo da ripetere, magari non ancora all'argentino e con un dopocena top!
Bypassando venerdì sera, in cui sono rimasto a casa a scrivere cavolate sui forum, su MSN e sullo Psycoblog (la mia rubrica psycolord va alla grande!), arriviamo poi a ieri sera.
Partiamo dal presupposto che la cosiddetta compagnia degli "psycolabili" ha assunto una caratteristica che mi piace molto: ogni volta c'è gente nuova, si espande a piacere come una fisarmonica XD . Infatti ieri sera all'appuntamento davanti al Romagnosi eravamo una quindicina e dentro si sono aggregati anche Markox e Karim da parte mia, mentre di nuovi volti (per me) c'erano i colleghi della Camy al Mediaworld e una coppietta (Fabio e Martina) con cui me la sono ghignata da matti a cena.
Che dire? Ah già! Mi sono scordato di dire dove siamo andati :-P ... al ristorante messicano in Via santa Eufemia, dove a parte aver aspettato tantissimo per entrare, abbiamo mangiato molto e a lungo (anche se all'inizio io e la cameriera abbiamo avuto alcuni "piccoli" problemi di comunicazione e avrà pensato fossi un minus habens), e fatto tanto tanto, ma taaanto casino!
La serata è stata densa di sorprese: per esempio abbiamo scoperto che Anna Maria Franzoni ha una sosia... non dirò chi è però, altrimenti mi arriva una "taccata" in pieno volto :-D
Comunque qualcuno più organizzato di me ha portato persino la macchina fotografica e ha "uppato" le foto di ieri sera sul suo album virtuale:
Inoltre qualcun altro - Nick - mi ha risparmiato la telecronaca e il resoconto di ieri sera, facendolo lui stesso. Andate a dare un'occhiata a questo indirizzo e troverete degna spiegazione dei deliri di ieri sera:
Mi unisco al coro di "ooohhhhh" e dico che altre serate così sono ben accette!
Concludo il post ricordando anche la scampagnata mattutina al gazebo del PdL a Carpaneto a dar manforte a GM (Gian Mario) e a vendere qualche gadgets (assai pochi oggi :-S )... massì è stato divertente anche quello! Ai gazebi te la ridi sempre come un matto e conosci un sacco di gente nuova... ci stanno anche loro!
Chiudo (e vado a preparare la tavola) postando la foto più significativa ed intelligente della serata:
Lord tojo
venerdì 7 marzo 2008
Tremonti e il liberismo
E' assodato che ai lettori di blog non interessano minimamente le seghe mentali degli autori, tanto più nel mio caso dove la stragrande maggioranza degli sbandati che mi legge si aspetta che io parli di cose interessanti e ad ampio respiro, cosa che non ho fatto da molto tempo.
Per questo motivo romperò il mio silenzio su questa campagna elettorale moscia e decadente stile Tardo Impero - dove il silenzio non dato da polemica ma semplicemente da noia e da disinteresse - per parlare di un tema che mi piace, l'economia, e di una persona che stimo, Tremonti.
Ieri sera ho avuto la "sfortuna" di perdermi Annozero di Santoro sul secondo canale (mi sono visto "Una pallottola spuntata" in DVD) dove parrebbe che Giulio Tremonti abbia dato scandalo per certe sue sparate assai poco liberali, a detta dei custodi del liberismo mondiale Bersani, Veltroni e Santoro.
Oggetto del contendere pare siano state certe affermazioni del Giulio sul protezionismo e sulla critica al monetarismo come filosofia economica.
Partiamo da un dato di fatto: da una parte esiste la filosofia, che nell'economia si dispiega nelle grandi teorie del filone classico, keynesiano,neo-classico, monetarista, etc..., dall'altra esiste il mondo reale, quello dove concretamente operano le imprese e dove esistono variabili diverse dalle semplici equazioni, per esempio le politiche estere dei governi.
Il mio non vuole essere un post troppo lungo e quindi vado dritto al sodo.
Partendo da chi dice "Tremonti è un cattivone bolscevico perchè vuole mettere i dazi e fermare il libero mercato", mi piacerebbe ricordare che inanzitutto il liberismo economico (come il liberalismo politico, la tolleranza religiosa e quant'altro) si può applicare al 100% solo in un contesto di reciprocità: se noi facciamo i "liberisti a tutti i costi" lasciando la nostra industria completamente sola nella battaglia contro cinesi, indiani, brasiliani, russi, taiwanesi e coreani il risultato sarà che le nostre imprese saranno comprate o mandate fuori mercato dai suddetti popoli; questi se ne fregano della filosofia, non han complessi di "mancato liberismo", sottopagano i loro operai, se ne infischiano delle belle parole sul copyright e ce la mettono in quel posto sempre e comunque.
Voi potreste dire che nel libero mercato tutto è lecito, ebbene non mi faccio tanti problemi: io sono un liberista più sfrenato di tutti voi e vi dico che allora, se non ci sono regole, io mi metto seduta stante a bombardare di atomiche i Paesi emergenti di modo che non rompano più i cosiddetti. Esempio fuori luogo? Nossignori, visto che la stragrande maggioranza delle guerre è sempre stata fatta per scopi economici e per proteggere interessi commerciali (tipo Francia e Inghilterra che fecero guerra all'Egito nel 1956 per evitare che fosse nazionalizzato il Canale di Suez).
Se vogliamo escludere la giungla e l'olocausto nucleare possiamo parlare di nuovo dei dazi. Qual'è il loro scopo nelle idee espresse da Tremonti? Servirebbero semplicemente come soluzione temporanea a riequilibrare il gioco tra noi e i Paesi emergenti: l'Occidente non potrà mai abbassare i costi di produzione sotto certi standard, sia per via del mantenimento di un certo stile di vita, sia per il fatto che dietro al costo del lavoro ci stanno anche investimenti e tecnologia più avanzata; gli emergenti invece stanno facendo la lunga rincorsa verso il nostro livello "di equilibrio" e gradualmente sposteranno la competizione con l'Occidente dal livello dei prezzi al livello di qualità dei prodotti: la seconda sfida è equa in partenza, perchè basata sull'ingenium e sulla ricerca (accessibile a tutti), la prima no, perchè gli Emergenti "si dopano" sfruttando il fatto di potersi permettere ancora di pagare meno la manodopera.
Del resto ricordo che anche Reagan, il punto di riferimento mondiale del libero mercato, negli anni '80 adottò severissime misure protezionistiche contro le importazioni dal Giappone, che all'epoca era temuto forse più delle varie Cina, India e Russia di oggi.
Della serie: solo i fessi e comunisti prendono una filosfia e la applicano in modo dogmatico, senza guardare alla situazione reale, e con il liberismo il discorso è lo stesso...
Volevo parlare anche della critica al monetarismo ma vedo che ho già scritto troppo, per cui vi saluto e vado a dormire...
Per questo motivo romperò il mio silenzio su questa campagna elettorale moscia e decadente stile Tardo Impero - dove il silenzio non dato da polemica ma semplicemente da noia e da disinteresse - per parlare di un tema che mi piace, l'economia, e di una persona che stimo, Tremonti.
Ieri sera ho avuto la "sfortuna" di perdermi Annozero di Santoro sul secondo canale (mi sono visto "Una pallottola spuntata" in DVD) dove parrebbe che Giulio Tremonti abbia dato scandalo per certe sue sparate assai poco liberali, a detta dei custodi del liberismo mondiale Bersani, Veltroni e Santoro.
Oggetto del contendere pare siano state certe affermazioni del Giulio sul protezionismo e sulla critica al monetarismo come filosofia economica.
Partiamo da un dato di fatto: da una parte esiste la filosofia, che nell'economia si dispiega nelle grandi teorie del filone classico, keynesiano,neo-classico, monetarista, etc..., dall'altra esiste il mondo reale, quello dove concretamente operano le imprese e dove esistono variabili diverse dalle semplici equazioni, per esempio le politiche estere dei governi.
Il mio non vuole essere un post troppo lungo e quindi vado dritto al sodo.
Partendo da chi dice "Tremonti è un cattivone bolscevico perchè vuole mettere i dazi e fermare il libero mercato", mi piacerebbe ricordare che inanzitutto il liberismo economico (come il liberalismo politico, la tolleranza religiosa e quant'altro) si può applicare al 100% solo in un contesto di reciprocità: se noi facciamo i "liberisti a tutti i costi" lasciando la nostra industria completamente sola nella battaglia contro cinesi, indiani, brasiliani, russi, taiwanesi e coreani il risultato sarà che le nostre imprese saranno comprate o mandate fuori mercato dai suddetti popoli; questi se ne fregano della filosofia, non han complessi di "mancato liberismo", sottopagano i loro operai, se ne infischiano delle belle parole sul copyright e ce la mettono in quel posto sempre e comunque.
Voi potreste dire che nel libero mercato tutto è lecito, ebbene non mi faccio tanti problemi: io sono un liberista più sfrenato di tutti voi e vi dico che allora, se non ci sono regole, io mi metto seduta stante a bombardare di atomiche i Paesi emergenti di modo che non rompano più i cosiddetti. Esempio fuori luogo? Nossignori, visto che la stragrande maggioranza delle guerre è sempre stata fatta per scopi economici e per proteggere interessi commerciali (tipo Francia e Inghilterra che fecero guerra all'Egito nel 1956 per evitare che fosse nazionalizzato il Canale di Suez).
Se vogliamo escludere la giungla e l'olocausto nucleare possiamo parlare di nuovo dei dazi. Qual'è il loro scopo nelle idee espresse da Tremonti? Servirebbero semplicemente come soluzione temporanea a riequilibrare il gioco tra noi e i Paesi emergenti: l'Occidente non potrà mai abbassare i costi di produzione sotto certi standard, sia per via del mantenimento di un certo stile di vita, sia per il fatto che dietro al costo del lavoro ci stanno anche investimenti e tecnologia più avanzata; gli emergenti invece stanno facendo la lunga rincorsa verso il nostro livello "di equilibrio" e gradualmente sposteranno la competizione con l'Occidente dal livello dei prezzi al livello di qualità dei prodotti: la seconda sfida è equa in partenza, perchè basata sull'ingenium e sulla ricerca (accessibile a tutti), la prima no, perchè gli Emergenti "si dopano" sfruttando il fatto di potersi permettere ancora di pagare meno la manodopera.
Del resto ricordo che anche Reagan, il punto di riferimento mondiale del libero mercato, negli anni '80 adottò severissime misure protezionistiche contro le importazioni dal Giappone, che all'epoca era temuto forse più delle varie Cina, India e Russia di oggi.
Della serie: solo i fessi e comunisti prendono una filosfia e la applicano in modo dogmatico, senza guardare alla situazione reale, e con il liberismo il discorso è lo stesso...
Volevo parlare anche della critica al monetarismo ma vedo che ho già scritto troppo, per cui vi saluto e vado a dormire...
domenica 2 marzo 2008
Non prendeteci in giro!...
Oggi e ieri sono stato su un banchetto e su un gazebo per la campagna elettorale del PdL. Oggetto della "chiamata alle armi" di noi vecchi militanti di lungo corso era la scelta da parte della gente delle priorità del programma di Governo del PdL.
http://prioritaprogramma.votaberlusconi.it/
Non ho molto tempo e quindi sarò breve. Volevo solo esprimere la mia speranza che tutte le centinaia, le migliaia di persone che oggi hanno compilato questi moduli (su carta o su internet) non siano prese in giro.
Ho visto anziani fare la coda nonostante l'età, e ragazzi giovani con mille timidezze partecipare a questa "primaria del programma". Ho visto gente impegnarsi a compilare al meglio i moduli, sforzandosi anche di dare suggerimenti intelligenti e costruttivi nello spazio delle "idee in libertà" da aggiungere al programma.
Mi auguro solo che i vertici del PdL non considerino questa mobilitazione un solo espediente elettorale, ma tengano veramente in considerazione ciò che viene scritto e che viene segnato su questi questionari. Sarebbe brutto prendere in giro questa gente che partecipa con entusiasmo, nonostante tutte le brutture della politica italiana...
... mi ci metto anch'io tra questa gente che nonostante tutto partecipa ancora e si interessa...
http://prioritaprogramma.votaberlusconi.it/
Non ho molto tempo e quindi sarò breve. Volevo solo esprimere la mia speranza che tutte le centinaia, le migliaia di persone che oggi hanno compilato questi moduli (su carta o su internet) non siano prese in giro.
Ho visto anziani fare la coda nonostante l'età, e ragazzi giovani con mille timidezze partecipare a questa "primaria del programma". Ho visto gente impegnarsi a compilare al meglio i moduli, sforzandosi anche di dare suggerimenti intelligenti e costruttivi nello spazio delle "idee in libertà" da aggiungere al programma.
Mi auguro solo che i vertici del PdL non considerino questa mobilitazione un solo espediente elettorale, ma tengano veramente in considerazione ciò che viene scritto e che viene segnato su questi questionari. Sarebbe brutto prendere in giro questa gente che partecipa con entusiasmo, nonostante tutte le brutture della politica italiana...
... mi ci metto anch'io tra questa gente che nonostante tutto partecipa ancora e si interessa...
sabato 1 marzo 2008
Cosa mi sta succedendo?
Non mi riconosco più. Non ho più freni inibitori, non so più controllarmi. Sto andando a ruota libera e non riesco a fermarmi.
Sono partito con il buon proposito di fare del 2008 l'anno della chiarezza nel senso di fare ordine in tutta una serie di cose ed in generale di razionalizzare la mia vita spesso caotica, ed invece è come se dentro di me avessi tolto il tappo ad una diga: mi comporto in modo brusco, scortese, irrispettoso, dico tutto quello che mi passa per la testa, insulto gratuitamente la gente, sono scontroso, cerco la solitudine più che la compagnia.
Questo non sono io, non sono mai stato così. Di me han sempre detto che avevo uno spiccato senso "diplomatico" nel comportarmi, che ero una persona piacevole, simpatica: ora invece sono un anarchico astioso.
Questo non sono io, non mi riconosco... o forse è solamente venuto fuori il famoso "lato oscuro" che gli psicologi dicono alberghi in ognuno di noi?
Comunque sia la cosa comincia a preoccuparmi, visto che non riesco a fermarmi ed ogni giorno che passa combinando disastri sembra che invece ricarichi questo "demone" che ho risvegliato...
E, come dice un amico, se mi comporto così nell'anno della chiarezza, chissà cosa farò nel 2009 - anno cinese della tigre - e nel 2010 - anno cinese del dragone -?
(inserisco questa foto che mi sembra rappresenti bene il mio stato d'animo)
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