lunedì 29 giugno 2009

Una spiegazione convincente per l'attuale fase positiva di Borsa

Alluminio 1/01/08-29/06/09
Nickel 1/01/08-29/06/09
Rame 1/01/08-29/06/09
Chiunque operi, studi o si interessi di mercato finanziario e di Economia in generale non potrà non essersi chiesto dove stesse il senso dell'attuale fase euforica delle borse: la crisi economica sta mostrando tutta la sua profondità e gravità, le produzioni industriali dei vari Paesi segnano il passo, così come il livello occupazionale, per non parlare dell'elevato tasso di fallimenti societari.
Perché allora le borse fanno come se niente fosse?

Qualcuno propone la teoria per cui il mercato finanziario stia scontando la probabile ripresa di fine 2009: io personalmente non ci credo, e non perché non creda alle possibilità del mercato di incorporare - ed in qualche modo prevedere - la ripresa economica, ma semplicemente perché non credo assolutamente che ci sarà ripresa alla fine del 2009. Anzi, io non credo che questa arriverà nemmeno per il principio del 2010: non mi spingo oltre, andrei nel campo della preveggenza e non della finanza...

Dò credito invece, per quel che ovviamente vale la mia opinione - quasi nulla -, a chi, come Marigia Mangano, su Il Sole 24 Ore.com, collega l'attuale rally borsistico all'immensa massa di liquidità riversata dalle Banche centrali nell'economia mondiale negli ultimi mesi.

In pratica, per semplificare, saremmo di fronte al dispiegarsi della famosa legge per cui, ad eccesso di offerta di moneta, segue un'impennata, più o meno grande, dei prezzi e quindi dell'inflazione.
Qualcuno dirà: "ma perché allora non vediamo l'inflazione nelle rilevazioni fatte sui panieri dei beni di consumo?"

La risposta, anche se non pretende di essere la Verità, si potrebbe articolare così.
Gli investitori hanno per le mani una grande massa di liquidità da utilizzare e, poiché le aspettative per quanto riguarda l'economia c.d. "reale" (ovvero "cose che sferragliano" [cit.]) restano fosche, gli investimenti veri e propri languono, il reddito (dal PIL in giù) non cresce, e questi soldi si riversano nell'unica forma possibile di guadagno in questo periodo di incertezza: gli investimenti finanziari, ovvero tutto ciò che è dispregiativamente detto "speculazione". Ovviamente, l'impatto di così tanto denaro sui prezzi di azioni, obbligazioni, materie prime, etc. causa un movimento al rialzo dei prezzi di tutte queste attività, guidato non da necessità industriali ma da impieghi a breve termine.

Semplificando ulteriormente, si potrebbe dire che, per il momento, le spinte deflazionistiche che la recessione impone all'economia reale, sono ancora troppo superiori perché quelle inflazionistiche, derivate dall'espansione monetaria, abbiano effetti sui prezzi dei beni di consumo. Deflazione che invece non ha effetto sulle attività finanziarie, che quindi si apprezzano.

Non è una teoria così peregrina, in quanto, già negli anni precedenti a questa crisi, le manovre espansive e le politiche di bassi tassi di interesse (per loro natura inflazionistiche), non avevano avuto praticamente effetto sui prezzi al consumo per l'esistenza di potenti forze deflattive che ne annullavano gli effetti (per esempio l'ingresso della manodopera e dei prodotti indo-cinesi, a buon mercato, sul palcoscenico mondiale).

Staremo a vedere, io mi limito a fornire questo spunto di lettura dell'attuale fase di Borsa, sapendo benissimo che potrei sbagliarmi, ed anche di grosso. ;-)

P.s. In apertura di post ho riportato i grafici dei prezzi di alluminio, nickel e rame (tre delle materie prime più importanti, oltre alle "classiche" acciaio, petrolio e gas) dal primo gennaio 2008 ad oggi. Buona lettura!

Lord tojo


Per quelli che leggono i miei noiosi post tramite Facebook, ricordo che essi si possono rintracciare anche al "vero" indirizzo del Blog:
http://tojothelord.blogspot.com

1 commento:

duca ha detto...

In parte le tue considerazioni sull'inflazione sono molto simili a quelle che ha fatto recentemente Mark Faber (che io seguo da molti anni e che stimo......fra l'altro ha previsto la crisi) Lui parla di inflazione o di deflazione in senso ampio non solo relativamente ai prezzi al consumo.....l'inflazione si può manifestare anche attraverso l'aumento di altri assets......quali immobili, materie prime, azioni.....etc.....
Ora l'inflazione si sta scatenando su azioni materie prime.
Complimenti ancora per le tue considerazioni