martedì 28 ottobre 2008

Scuola, sanità, proteste e federalismo

Era da tanto che preparavo mentalmente questo intervento, nato da varie discussioni fatte a tavola con i genitori, fuori con il mio tesoro e con gli amici, per finire ai famosi aperitivi della libertà del weekend, e come potete vedere contiene nel titolo già molte cose!

La verità è che questi giorni di proteste di studenti fuoricorso/fannulloni (la gran parte: basti vedere quanti anni hanno i "capi" della "ribellione") e professori ex-sessantottini mi hanno fatto venire voglia di approfondire il tema delle risorse della scuola e dell'università, chiedendomi se davvvero almeno una parte di ragione ce l'abbiano.
Così ho cominciato un po' ad informarmi, ho letto i passaggi della legge, seguito vari dibattiti, parlato con Iside (che fa la ricercatrice e quindi l'università la conosce bene), arrivando alla conclusione paradossale che entrambe le parti hanno ragione: ha ragione la Gelmini a dire che nella scuola/università esistono una marea di sprechi (posso citare la famigerata ploriferazione di corsi di laurea e sedi universitarie distaccate con un solo allievo!); hanno ragione (su alcune cose) gli studenti/ricercatori a dire che i tagli alla fine si ripercuotono sempre su di loro - "anelli deboli" del sistema e senza particolari "protezioni", se non strumentali - senza mai toccare gli altrettanto famigerati "baroni" che stabilmente se la cavano sempre.

Perchè? Forse per mancanza di sufficienti "palle" da parte dei vari ministri - compresa la Gelmini che, natura dominae, non possiede certi attributi -, molto probabilmente per scarsa conoscenza delle vere dinamiche di potere di lobbing interne alle strutture formative italiane. Strutture dove persiste l'omaggio feudale al Capo-Dipartimento e dove l'apparato amministrativo ha un potere gerarchico tale su quello tecnico-docente da umiliarlo più e più volte nei modi peggiori.
E' chiaro che una persona, anche armata di buona volontà ma non addentro alle logiche di potere di quegli ambienti, non potrà mai produrre una riforma decente e definitiva del sistema scolastico-universitario.

Vi è poi il problema annoso dei tagli - dolorosi ma necessari - ma che pongo sempre di fronte all'eterno dilemma "dove tagliare?", il quale porta sempre a scontentare qualcuno poichè tutti i destinatari della "cesoiata" si sentiranno più o meno giustamente "perseguitati".

Ecco, è proprio qui il nocciolo della questione. Da sempre in Italia, quando si tocca qualche settore, si sente sempre un eco di "vendetta" (politica, personale, classista), e questo accade per la mancanza di un criterio oggettivo - volevo dire "scientifico" - per valutare virtuosi e viziosi, ad oggi sempre sostituito dal sentimentum del legislatore che, quasi alla cieca, emette "sentenze" e commina punizioni una tantum.

E' qui che si comincia a capire il perchè del titolo di questo intervento.
Poichè credo sia umanamente impossibile che un Ministro possa conoscere la realtà di ogni singola scuola/università italiana, l'unica soluzione ragionevole che mi viene in mente è quella dell'applicazione di un sano, robusto e inappellabile Federalismo: voi direte "cosa c'entra?", ma leggete e capirete.

Stante che lo Stato italiano - come gli altri Stati europei ed occidentali - dispone di risorse scarse (ed in tendenziale diminuzione), è facilmente intuibile come esso non possa continuare a mantenere con i propri denari tutta l'attuale sistema di università e scuole, soprattutto quelle più disagiate (in montagna, nei paesini di campagna, etc.).
D'altra parte è sbagliato anche chiudere per decreto scuole ed università, proprio perchè difficilmente compresibile dalle comunità interessate, che giustamente griderebbero alla "persecuzione" nei loro confronti.

La soluzione può venire dall'applicazione del famoso criterio oggettivo di cui sopra.
Stabiliamo 1-2-3 parametri scientifici che misurino la qualità dell'insegnamento, la produttività della ricerca e l'economicità della gestione; quindi stabiliamo degli standard nazionali non rispettando i quali lo Stato centrale abbia il diritto/dovere di smettere di finanziare con denaro pubblico centrale le scuole e le università statali. Le strutture che - per inefficienze interne o per cronicità strutturali - non rientreranno negli standard potranno scegliere tra due opzioni:
  1. chiudere baracca e burattini, stavolta però con una giustificazione identica per tutti, e non più attribuibile a "vendette" e "complotti";
  2. restare aperte tramite un aumento delle tasse (o quelle di iscrizione/frequenza o quelle direttamente pagate dai cittadini della comunità cui la struttura "critica" afferisce).

Sono sicuro che con un sistema di questo genere non solo si eviterebbero moltissime strumentalizzazioni che si vedono in questi giorni - perchè è più difficile cercare di smentire i crudi numeri rispetto ad una decisione personale di un Ministro - ma credo anche che molte strutture, oggi cronicamente in perdita ed in crisi, si risolleverebbero, spronate dalla "spada di Damocle" del rispetto dei parametri: una sorta di Patto di Stabilità delle strutture pubbliche sul modello di Maastricht.

Voi vi chiederete anche perchè il titolo comprende la sanità. Molto semplice: lo stesso criterio si potrebbe benissimo applicare al Sistema Sanitario Nazionale con - ritengo - ottimi risultati in pochissimi anni. Ma di questo parlerò (se avrò voglia) un'altra volta...

Un caro saluto a tutti i pochi sbandati che leggeranno!

Lord tojo

lunedì 6 ottobre 2008

Crisi finanziaria ed ottimismo

Bella gente, nella ripresa dell'aggiornamento del blog di qualche giorno fa avevo accennato all'inenzione di scrivere un pezzo in merito all'attuale crisi finanziaria ed economica, ed ora intendo mantenere la promessa, anche se il mio non sarà un pezzo "tecnico" ma una pura riflessione personale.

Soltanto pochi mesi fa avrei dato una lettura molto diversa da quella che ho adesso della situazione attuale, in particolare avrei dato maggior credito agli interventisti (leggi "statalisti") e portato come buon esempio di soluzione di una grave crisi le politiche keynesiane degli anni '30 (altrimenti conosciute come New Deal): di conseguenza avrei visto con favore le politiche economiche "espansive" di queste ultime settimane.
Il mio punto di vista è radicalmente cambiato dopo l'incontro - grazie al libro di Munrey Rothbard "La grande depressione" - con la scuola economica detta "austriaca" (poichè i suoi maggiori esponenti erano emigranti austriaci negli USA), versione sottovalutata e poco conosciuta del liberalismo economico.

Ora, non sono qua a tenere una lezione di "austroliberismo" (così come c'era l'austromarxismo...), nè avrei le competenze necessarie per farlo, però posso comunicarvi in pillole quanto ho capito di questa scuola di pensiero.
Per farla estremamente semplice, gli austriaci dicono questo:

  • nel mercato economico/finanziario "allo stato brado", ovvero senza interferenze esterne, esiste un tasso di interesse detto "naturale" dato dalle preferenze temporali degli individui (consumare di più oggi o domani? E per consumare domani quanto mi dovranno dare in quella data più di oggi?);
  • le preferenze temporali degli individui-consumatori determinano in ogni momento la decisione degli imprenditori di come allocare gli investimenti: una maggiore propensione al consumo immediato scoraggerà gli imprenditori dal fare grossi investimenti per concentrarsi sull'offerta attuale; viceversa in caso di preferenza per il consumo differito;
  • il sistema bancario, in primis le banche centrali, grazie alla possibilità di poter prestare molti più soldi di quanti non ne detengano a garanzia (in ogni corso di economia monetaria insegnano infatti che le banche si reggono in piedi grazie alla speranza che non tutti i correntisti vadano a farsi restituire il denaro nello stesso momento: in caso contrario il fallimento sarebbe inevitabile), "drogano" il mercato ed in particolare il livello naturale del tasso d'interesse. Offrendo infatti molto più denaro in prestito di ciò che sarebbe normale, contribuiscono ad abbassare artificiosamente il tasso d'interesse dal suo livello di equilibrio sancito dalle preferenze temporali;
  • l'imprenditoria, tratta "in inganno" dai bassi tassi, cerca di approfittarne per effettuare investimenti a grande intensità di capitale e ritorni lontani nel futuro; tuttavia i bassi tassi bancari in realtà non corrispondono a mutate condizioni di preferenza dei consumatori;
  • la conseguenza è che il sistema industriale, a causa della "distorsione" dei tassi d'interesse, effettuerà molti più investimenti del necessario fino a quando o la stessa politica di investimenti (e di costi) diverrà insostenibile per le imprese (poichè le preferenze dei consumatori in realtà non sono cambiate), o qualche fattore esterno non "ingrippi" il sistema bancario, facendo diminuire il credito di questo verso le imprese (credit crunch);
  • il risultato finale è - o dovrebbe essere - fallimenti a catena delle imprese che più si erano esposte in investimenti a lungo termine più del dovuto, e conseguente recessione: non è un caso infatti che anche nei periodi di crisi più cupa le industrie più "vicine" al consumatore vadano comunque abbastanza bene, mentre siano quelle a più alta intensità di capitale a soffrire.
Ecco, se confrontiamo la realtà odierna con i postulati degli austriaci, vediamo molte analogie, a partire da un credito bancario smisurato (con tassi d'interesse ai minimi storici, attorno all'1-2% per molti anni di seguito) passando per una politica di investimenti in beni capitali molto elevata.
Pertanto, se la teoria austriaca è vera, le soluzioni proposte ora (come negli anni successivi al 1929) sono assolutamente inadeguate, poichè in qualche modo perpetuano - questa volta sotto l'ombrello statale e para-statale (delle banche centrali) - l'eccesso di offerta di credito e l'allontanamento del tasso d'interesse dal suo livello naturale: in un certo senso ogni € immesso per salvare il sistema in realtà è un € che contribuisce ad affossarlo e a perpetuare la crisi.
Secondo gli austriaci la cosa migliore da fare sarebbe permettere alla crisi di svilupparsi per intero, esattamente come una malattia, e di seguire il suo decorso fino alla guarigione.

Ora, non ho approfondito a sufficienza la materia - e probabilmente non lo farò mai abbastanza - per poter dire se quello che io chiamo austroliberismo sia una dottrina convincente; di sicuro questa crisi sarà un'ottimo test per verificare la "tenuta" delle leggi economiche attualmente più accreditate.

Inoltre, dal punto di vista più strettamente "terra-terra", non condivido il catastrofismo ed il pessimismo aleggiante: una crisi come questa, lungi dal segnare la fine del capitalismo, ne testimonia la vitalità e la capacità di scrollarsi (seppur a costo di crisi profonde) i germi di politiche sbagliate, e quindi di rinnovarsi. Per giovani come noi una situazione del genere, se ben sfruttata con un minimo d'ingenio, può rappresentare una grandissima opportunità imprenditoriale, perchè molte posizioni sicure e di rendita sono venute meno, aprendo immense praterie per chi abbia buone idee ed un po di coraggio.

In ogni caso, come diceva Gandalf il Grigio nel Signore degli Anelli, in riferimento a chi si lamenta di essere nato in tempi "grami":

[...]Vale per tutti quelli che vivono in tempi come questi, ma non
spetta a loro decidere; possiamo solo decidere cosa fare con il tempo che ci
viene concesso.

Lord tojo

sabato 4 ottobre 2008

Ritorno alla vita!!

Cari amici affezionati di questo sbandatissimo blog, dopo una lunga assenza (di cui però ho dato ampia giustificazione sia su queste pagine che su MSN, Facebook etc...) dettata dall'imperativo categorico di laurearmi in tempo per cominciare la specialistica, torno finalmente ad animare il caro blog.

Innanzi tutto posso darvi una bellissima notizia: sono riuscito a terminare gli esami e la Tesi triennale (dal titolo serioso "Spunti per un'interpretazione dell'ultimo shock petrolifero (2007-2008): speculazione o fondamentali?") e da pochi giorni sono stato ammesso alla sessione di laurea di ottobre 2008 (proclamazione a novembre), per cui ho potuto cominciare senza patemi il corso specialistico di Amministrazione Finanza e Controllo (un mix tra Finanza ed Economia Aziendale), e da adesso posso anche fregiarmi del frivolo titolo di "Dottore in Economia Finanziaria", per quel che può valere una laurea triennale al giorno d'oggi...

Con settembre ho però dovuto riprendere in mano anche tutti i vari dossier che avevo sul tavolo, dalle cose serie a quelle più facete ma comunque importanti ed in sospeso, a cominciare dal mio impegno politico passando per i miei studi di approfondimento economico fino al riprendere i contatti con il mondo reale e degli amici. Tra le novità positivissime dall'ultima volta che avevo scritto su questo blog c'è l'incontro che ho fatto con una persona stupenda con cui mi trovo veramente bene e che amo tanto: mi riferisco alla mia adorata Iside...

Ovviamente con la ripresa delle pubblicazioni sul blog ricominceranno anche le rubriche che, a dire il vero con scarsa frequenza, tenevo; oggi stesso avrei voluto ricominciare con qualche riflessione sull'attuale crisi economica, da etichettare come Divulgazione Economica, ma una chiacchierata a tavola con i miei genitori mi ha fatto cambiare idea: parlerò dell'assurdità dei prezzi del pane.

Diceva mia madre che al kilogrammo il pane oggi costa un'enormità, dai 3 ai 4 € (!!), ed elogiava la nostra fortuna di avere un forno a legna in casa nostra ad Ottone, dove facciamo (o meglio, fanno i miei genitori...) il pane quasi ogni settimana, con conseguente nostro grande risparmio.
Ho chiesto a mio padre per informazione quanto costasse una farina normale al kilo e quanto la legna (input fondamentali per il pane): la risposta è stata circa 80 centesimi per la farina e 10 centesimi per la legna; aggiungendoci anche 20 centesimi forfettari per altre materie prime ausiliarie (come sale, olio e lievito), arriviamo ad 1,1 € al kilo di costi di produzione del pane. Vogliamo aggiungerci altri 40 centesimi per remunerare spese accessorie come la luce e per farci un discreto guadagno? Arriviamo ad 1,5 €/k, ovvero niente a che vedere con i prezzi stratosferici che si leggono oggi giorno!!
E' chiaro che i fornai e panettieri "ci fanno clamorosamente dentro" e che hanno in qualche modo costituito un trust (un cartello monopolistico), anche solo a vedere i prezzi perfettamente omologati tra i rivenditori singoli (i supermercati sono un mondo a parte): è come se tacitamente avessero deciso di farsi concorrenza solo sulla qualità del prodotto e non sul prezzo; peccato che di questi tempi alla gente importi poco assai della qualità del pane, quando magari non ha nemmeno quei 3-4 € necessari a comprarlo!!

Vabbeh, questa era la mia parentesi polemica per battezzare bene l'inizio di autunno del blog e la sua riapertura... continuate a leggermi (se avete voglia), un salutone a tutti quanti!!

Lord tojo

sabato 19 luglio 2008

Ci rivediamo a settembre!

Bella gente, non ho più aggiornato il blog da settimane, ma sto studiando sodo per laurearmi ad ottobre (la prima sessione utile dopo quella di luglio) e quindi ho davvero poco tempo per dedicarmi ad internet...

In ogni caso sappiate che ci sono, magari fate gli scongiuri per me ;-)

Lord tojo

mercoledì 11 giugno 2008

Sempre maggiori le conversioni dall'Islam al Cristianesimo...

Bella gente, non ho il tempo per scrivervi qualcosa di "mio", ma posso segnalarvi questo bellissimo ed incredibile articolo:
http://filoapiombo.blogspot.com/2008/05/numerose-conversioni-dallislam-al.html#links

A presto!

Lord tojo

martedì 3 giugno 2008

ONU e Vaticano: persa un'occasione per tacere

Mi alzo stamattina e sento al TG che Onu e Vaticano hanno duramente criticato le politiche italiane in materia d'immigrazione, soprattutto a riguardo dell'introduzione del reato di immigrazione clandestina... "e allora - come diceva Giorgio Gaber - qui mi incazzo"!

Faccio questo breve post, prima di rimettermi a studiare, per fare alcune considerazioni su quanto sta accadendo:
  1. non sono mai stato un berlusconiano e tanto meno ho aderito alle tesi "complottiste" del "tutti ce l'hanno con Berlusconi", ma in questi primi giorni di Governo le mie certezze cominciano a vacillare: prima la Spagna con le sue improvvide e dilettanti ministre, poi il Parlamento Europeo con l'eurogruppo socialista di quel Martin Schultz che aveva dato degli "imbecilli" agli italiani, infine l'ONU e il Vaticano... tutti a criticare l'Italia in un vero e proprio processo alle intenzioni, visto che il decreto sull'immigrazione deve ancora affrontare il Parlamento. Ce n'è di che pensare che siano "critiche ad orologeria";
  2. non riesco ad accettare critiche sui diritti umani all'Italia da parte di un'istituzione - l'ONU - corrotta, inefficiente, inefficacie e capace di fare la voce grossa con noi ma non - per esempio - con i Paesi fondamentalisti che fanno stragi di minoranze (tra cui spessissimo i cristiani);
  3. le critiche del Vaticano me le aspettavo tutto sommato: da una parte per la gerarchia ecclesiastica (o almeno per certi settori) spendere due parole per i "poveri clandestini" è una prassi come quella di sostenere gli scioperi della FIOM da parte del PRC, dall'altra - per essere cattivi - è indubbio che minori flussi migratori rappresentino un "cattivo affare" per l'associazionismo cattolico, che vive ed ottiene grandi sovvenzioni dallo Stato per accudire gli immigrati... si, sto parlando di soldi ed interessi economici;

Detto tutto ciò è indubbio che, se l'Italia è una SpA e il Governo il CdA, ONU, Spagna, Vaticano etc. al massimo sono piccoli obbligazionisti, mente la grande massa di capitale l'abbiamo in mano noi elettori, ed è a noi che il governo Berlusconi deve guardare... sul mantenimento delle promesse - tra cui il reato di immigrazione clandestina - il Berlusca e il suo Governo si gioca la faccia!

Lord tojo

domenica 18 maggio 2008

Il merlo di Via della Ferma 14...

Mai avrei pensato che un piccolo uccellino potesse scombussolare così tanto la vita di un condominio intero.

Io, i miei genitori ed i miei vicini infatti siamo stati tutti presi dalle vicende di un piccolo di merlo, caduto dal nido sito nell'enorme glicine che ricopre la parete est del cortile, ed ora ospite girovago del nostro condominio: la preoccupazione maggiore ovviamente è non schiacciarlo con le macchine mentre si fa manovra, con il passare dei giorni ne sono subentrate di nuove.

In primis che i genitori non l'abbandonino e che sia sempre nutrito in questa fase di crescita (abbiamo anche comprato del mangime per il caso estremo!), in secundis che impari a volare e diventi autosufficiente, evitando così una morte certa.
Pensate che gli abbiamo persino costruito una piccola "rampa di lancio" da cui può esercitarsi in sicurezza - data la ridotta altezza - ad effettuare i primi voli, ed io stesso con un vicino giorno per giorno lo "sproniamo" a darsi da fare.

La cosa bella, che voglio sottolineare, è come una bestiolina così anonima abbia tirato fuori da una piccola comunità come un condominio doti insospettabili: pazienza, premura, attenzione e vorrei anche dire affetto... quel piccolo di merlo è diventato un po la mascotte del condominio, e tutti noi vogliamo che si salvi e prenda il volo: persino uno come me - non propriamente famoso per essere "lacrimoni e sentimenti" - anche cinque minuti fa era a controllare che la madre del piccolo provvedesse al suo nutrimento, tenendo pronto il mangime in caso contrario...

Che dire? Sono piccole cose che danno fiducia e che rasserenano, utili a spezzare il velo di cinismo che ci avvolge quasi sempre...


Alla prossima bella gente, vi darò informazioni sulle sorti del nostro piccolo merlo ;-)

Lord tojo

domenica 11 maggio 2008

Diffamazione gratuita e allucinante!

Inizialmente oggi volevo fare un post diverso sul blog, ero indeciso tra una riflessione sulla relazione tra droga, mafia e liberalizzazioni, ed un resoconto puro e semplice dell'ottima giornata passata ieri a Ciregna e a Ferriere per il compleanno dell'Erika... beh, non leggerete niente di tutto ciò perchè, dopo aver letto una certa cosa, sono rimasto così indignato che ho deciso di darle spazio anche qui...

La "certa cosa" l'ho letta sul forum POL e la potete trovare ancora, se i kompagni non han fatto già sparire tutto come loro solito, al seguente link:

http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=432394

Ad onore di cronaca vi farò un breve riassunto dei fatti. Si tratta ancora di uno strascico della tragica vicenda del ragazzo malmenato ed ucciso a Verona.
In pratica nella discussione che vi ho linkato si faceva riferimento a manifesti presunti leghisti affissi sui muri di Verona, dove i presunti leghisti difendevano a spada tratta i 5 maniaci aggressori del povero ragazzo, definendoli "eroi padani".
Per meglio capire vi allego sotto una bella immagine di uno di questo manifesti sedicenti leghisti:



Ovviamente i manifesti sono palesemente un falso!!! Non sono assolutamente della Lega Nord, e a dimostrazione - oltre al semplice buon senso (quale forza politica potrebbe fare un errore così madornale???) - c'è lo stile grafico dei manifesti, decisamente diverso da quelli tipici leghisti!

Ma il risultato è che il semplice passante traviserà sicuramente e penserà malissimo tanto della Lega quanto del Sindaco di Verona, Flavio Tosi (pure lui Lega Nord)... insomma una sputtanata ed un danno d'immagine pazzesco!!! E state certi che questi manifesti tarocchi non sono l'invenzione di qualche matto sporadico, ma di sicuro dietro vi è una qualche tipo di organizzazione, che sicuramente è collaterale al mondo della sinistra... unica beneficiaria di questa polemica!!

Capite ora perchè ho voluto fare il mio post di oggi su questo argomento??? Se sentirete in giro prossimamente una polemica su manifesti leghisti pro-assassini, sappiate che si tratta di un falso!

Io non sono della Lega Nord ma mi sembra giusto prendere le sue difese in questo caso, perchè se un fatto del genere è accaduto a loro e lo si tollera, un giorno potrebbe capitare a qualcuno di noi, privati cittadini, di trovarsi sputtanati sui muri della propria città per qualcosa che non si è fatto.
Sono fatti assolutamente intollerabili, anche e forse di più dell'uccisione folle del povero ragazzo veronese, e spero vivamente che prendano i colpevoli... anche se nessun risarcimento, galera o altro potrà lenire il danno d'immagine provocato con questa emerita cazzata!

Buona domenica,

Lord tojo

giovedì 8 maggio 2008

Il IV governo Berlusconi: parere personale

Immagino sia di dominio pubblico la composizione del nuovo Esecutivo del Berlusca... beh non può mancare un mio commento al mare magnum dell'opinionismo su internet!! :-D

Inizierò con il dire che secondo me in quanto a numero dei componenti il Governo si è imboccata la strada giusta, anche se l'obiettivo di soli 12 ministri e basta è decisamente lontano: tuttavia credo che la strada imboccata sia quella giusta non tanto perchè ci sono 21 ministri invece che 25 rispetto a Prodi (sarebbe una gran magra consolazione!), ma perchè di questi 21 solo 12 sono "con portafoglio" (ovvero con apparato burocratico, sede propria, costi di manutenzione etc...), mentre gli altri sono tutti "senza portafoglio" (ovvero costano allo Stato "solo" lo stipendio dato al Ministro).
Possiamo dire che la legge Bassanini - che prevede solo 12 ministri "con portafoglio" - sia stata rispettata (al contrario di quanto avvenuto con il governo Prodi e con lo scorso governo Berlusconi), e soprattutto registriamo che non sono stati fatti i terribili "spacchettamenti" di ministeri (ovvero la divisione di un singolo ministero in due o più parti, per saziare gli appetiti dei partiti ed aumentare il numero di ministri "con portafoglio"), il che non è affatto male!

Nel complesso l'impressione che ho avuto io è che, rispetto alle trattative pre-incarico tra Berlusconi, PdL e Lega Nord, il Berlusca abbia voluto imprimere una svolta "decisionista" e "presidenzialista" nella formazione del Governo: si è circondato di persone fidate e in buona parte competenti - ma io sottolineerei il "fidate" - di modo che in Consiglio dei Ministri i partiti abbiano poco potere e la decisione ultima resti in qualche modo al Premier; ha vistosamente ridimensionato gli appetiti dei partiti, in primis la componente An del PdL, non cedendo per esempio alla richiesta di affidare il Ministero del Welfare ad un "aennino" al posto dell'ottimo Sacconi.
Insomma l'idea è che Berlusconi abbia voluto applicare ufficiosamente quella riforma costituzionale, di cui si parla da decenni, che dovrebbe affidare esclusivamente al Presidente del Consiglio la scelta della lista dei ministri, senza (o quasi) interferenze partitiche. Anche perchè Berlusconi sa che solo un CdM "fidato" può consentirgli di approvare da subito le proposte-chiave del suo mandato, quali l'abolizione dell'ICI, l'attuazione del Federalismo Fiscale, la riduzione delle imposte, la soluzione alla crisi dei rifiuti di Napoli.

Detto questo passiamo alle "pagelle" vere e proprie Ministro per Ministro!


Presidente del Consiglio: Silvio Berlusconi, l'ho votato, come faccio a criticarlo ora?! XD

Ministri con Portafoglio
Esteri: Franco Frattini, decisamente bene! Forse fin troppo politically correct, comunque nessuno avrà da ridire, anche se di fatto sappiamo che la politica estera sarà governata da Berlusconi;
Economia: Giulio Tremonti, che dire? Io sono un suo grande fan da sempre! Secondo me è un genio, vede più lungo di moltissimi altri e non è vincolato da dogmi e pregiudizi: pragmatico, competente e vicino ai problemi reali!
Interno: Roberto Maroni, chi meglio di un leghista per affrontare i problemi della sicurezza e dell'immigrazione clandestina? Se farà male lui allora davvero non ci sono più speranze e che la Lega vada a nascondersi!
Giustizia: Angelino Alfano, bah... mille volte meglio di Elio Vito ma decisamente peggio di Marcello Pera! La Giustizia ha bisogno di riforme draconiane ma forse Berlusconi non vuole più inimicarsi i giudici...
Difesa: Ignazio La Russa, per quel che vale questo Ministero in tempi di "pace forzata", La Russa va benissimo, soprattutto perchè è un contentino (e di che misura!) per la parte "poltronara" di An, rappresentata appunto dal ras lombardo;
Attività produttive: Claudio Scajola, nonostante da molti sia inviso per le famose affermazioni su Marco Biagi credo sarà un buon Ministro, anche constatando che ha già ricoperto questo ruolo nel precedente governo Berlusconi e con risultati non disprezzabili;
Welfare: Maurizio Sacconi, come detto sopra per me è un'ottima scelta! Uno che ha contribuito in modo determinante a stilare l'importantissima legge Biagi sul lavoro è l'uomo giusto per fare continuare le necessarie firome di settore. Molto meglio - mi spiace dirlo - di uno come Alemanno, troppo "sociale" per i miei gusti...
Politiche Agricole: Luca Zaia, su lui non so dare un giudizio poichè non lo conosco politicamente, posso solo sperare che lotti con l'UE per far abolire l'assurda regola delle quote-latte che penalizza l'Italia e specie la pianura padana!
Ambiente: Stefania Prestigiacomo, non nutro alcuna stima per questa donna: evanescente nel precedente governo Berlusconi, non so perchè si continui a premiarla...
Infrastrutture e Trasporti: Altero Matteoli, al Ministero dell'Ambiente ha fatto un buon lavoro la scorsa volta, semplificando molte cose e varando il Codice dell'Ambiente che ha rappresentato un grande esempio di deregulation apprezzata da tutti: possiamo solo auspicare che faccia bene anche qui, anche se forse era più semplice farlo restare al suo posto...
Istruzione-Università-Ricerca: Maria Stella Gelmini, come Coordinatore Regionale di FI in Lombardia è stata eccellente e quindi credo fosse giusto premiarla: certo raccoglie una "patata bollente" bella difficile da amministrare... sul fatto che non sia un "tecnico", ma quando mai i governi devono essere fatti tutti di tecnici? I tecnici stanno negli uffici: al verticie ci deve essere un buon politico in certi casi!
Beni Culturali: Sandro Bondi, nonostante tutto credo sia una buona scelta: è una persona decisamente colta ed aperta... azzerderei che è sicuramente più adatto qui che come Coordinatore Nazionale di FI, per fortuna incarico passato a Denis Verdini; :-D


Ministri senza Portafoglio
Riforme Federalistiche: Umberto Bossi, nulla da dire! E' lui il vero garante per certe riforme come il Federalismo Fiscale ed è giustissimo che stia li: la sua funzione è proprio quella del "cane da guardia";
Funzione Pubblica: Renato Brunetta, come economista lo stimo molto, mi piace anche il suo temperamento battagliero (anche se forse dovrebbe essere meno "prima donna"), ma temo che in questo ruolo sia un po "sacrificato"... Oddio! Meglio lui, pragmatico ex-craxiano, che un ex democristiano bramoso solo di crearsi clientele!!
Rapporti con il Parlamento: Elio Vito, per me questa persona resta un mistero: il nulla pneumatico... anche come Capogruppo FI è sempre stato in ombra, assolutamente impalpabile ed impercettibile, per altro in odore di collusione mafiosa a quanto dicono... decisamente non mi piace, ma meglio qui che alla Giustizia!
Semplificazione: Roberto Calderoli, sono le sue "sparate" ed esagerazioni ad aver costruito un'immagine di lui pessima che purtroppo è difficile cancellare: in realtà da Ministro delle Riforme e da Vice-Presidente del Senato ha dato prova di insospettabili doti di mediazione ed una conoscenza maniacale dei cavilli legali... il suo lavoro, se svolto con cura, potrebbe essere importantissimo... giudizio sospeso...
Affari Regionali: Raffaele Fitto, fu apprezzato nel 2005 quando -persa la Regione Puglia - non chiese come Storace un Ministero ma stette in Consiglio Regionale a fare opposizione e a riorganizzare FI e il centrodestra: come persona quindi è stimabile, come Ministro vedremo, ma di sicuro potrà fungere da "garanzia" per il Sud;
Politiche Comunitarie: Andrea Ronchi, Ministero inutile che per me si potrebbe benissimo accorpare agli Esteri...
Pari Opportunità: Mara Carfagna, boh! Gran bel pezzo di gn... ehm... ragazza! Ma politicamente...
Attuazione del Programma: Gianfranco Rotondi, un mero contentino per un uomo che comunque è sempre stato molto fedele a Berlusconi;
Politiche Giovanili: Giorgia Meloni, sulla persona in sè nulla da dire, sul Ministero invece... assolutamente superfluo ed inutile come nella scorsa legislatura!

Concludendo posso dire che nel complesso sono migliori i ministri "con portafoglio" degli altri, e questo sotto un certo punto di vista può essere un bene visto che saranno loro soprattutto a doversi "fare il mazzo"... per ora chiudo qui, annunciando per altro che con questo post inauguro la sezione dedicata all'azione del nuovo governo Berlusconi, sezione in cui cercherò - tempo permettendo - di seguire gli accadimenti più significativi dell'Esecutivo... lasciando perdere ovviamente le polemiche stupide...

A presto!

Lord tojo

giovedì 1 maggio 2008

Relax, relax, relax!

Voglio scrivere un breve post per esaltare le due ottime giornate di ieri e di oggi (anche se quella di oggi non è ancora finita, infatti vado in pizzeria :-P ): ieri risultati degli esami con un eccellente 29 in Finanza Aziendale (l'esame che più temevo!), dopodichè serata piena all'Old Fashion di Milano con dell'ottima compagnia fino alle 3. Stamattina dormita fino alle 11 e a seguire colazione in una Milano piacevolmente deserta e silenziosa, e poi lavori sul terrazzo sotto un sole caldo al punto giusto per attrezzare lo spazio per l'estate, con gazebo, amaca, impianto d'irrigazione e... bandiera pirata a garrire al vento!!

Lord tojo

sabato 26 aprile 2008

2008, Anno della Chiarezza: qualche bilancio...

Quelli che mi conoscono sanno che alla vigilia di Capodanno 2007 ho fatto un fioretto, ovvero che il 2008 sarebbe stato l'Anno della Chiarezza, odve per Chiarezza intendevo (e intendo) mettere la parola fine a situazioni di ambiguità latente nel campo relazionale come in tutto il resto.
Chi legge penserà che allora prima di Capodanno 2007 fossi un bugiardo, un millantatore, un'ipocrita: beh, non dico di essere un Santo ma non sono nemmeno un Demonio... il fatto era che spesso mi sono trovato in situazioni ambigue (come per esempio il trovarsi in mezzo ad un litigio tra amici e il dover prendere una parte piuttosto che un'altra, oppure l'avere in antipatia qualcuno ma nel contempo non chiarirsi ma parlargli dietro, etc...) e volutamente, per pigrizia o per calcolo, non le avevo mai volute risolvere. Il risultato è stato un 2007 complessivamente insoddisfaciente, pieno di malumori, di mezzi-litigi e cose piantate a metà...
Quest'anno ho deciso di cambiare, di essere molto più deciso, netto e risoluto. Ho deciso di prendere di petto i problemi quando capitano, di dire Si o No al momento giusto senza incertezze. Di trattenermi dalla in me sempre fortissima tentazione di cominciare mille cose senza concluderne nemmeno metà. Ho deciso di fare chiarezza in molti rapporti personali e relazionali che navigavano nell'ambiguità più totale, causando non pochi imbarazzi a me e alle persone circostanti.

Tutto questo ovviamente ha avuto un costo all'inizio, in particolare nei primi mesi di quest'anno sarò sembrato molto più iroso del mio solito, molto più categorico e meno "diplomatico": per dirla alla francese, molto più tranchant...
E quindi ho discusso molto di più ma con il tempo ho imparato a superare la mia vecchia tendenza a "svicolare" dai problemi spinosi e a rimandarli, tendenza dovuta per lo più alla mia volontà di non avere tensioni e preoccupazioni indesiderate.
Beh, devo dire che non mi sto pentendo di questo "cambio di rotta"...

Anche in questi giorni - e oggi! - affronto costantemente la lotta per mantenermi fedele a questa mia nuova filosofia di vita e non sempre è facile... anche stamattina sono stato combattuto e solo alla fine ho preso la decisione che a mio modo di vedere era la più giusta. So che ci sono persone - e una in particolare oggi - che faranno fatica a capirmi, ma del resto sono abituato a risultare "enigmatico" per le persone che mi stanno vicino.
Chiedo solo a tutti voi di "leggere" i miei comportamenti sulla base di quanto ho scritto qua sopra... del resto credo che sia l'unica - difficile ma necessaria - via per diventare davvero adulti e non fare più finta di essere bambini...

Lord tojo

venerdì 25 aprile 2008

L'inflazione: cenni generali

Bella gente, vi ricordate che avevo promesso avrei iniziato una mia aperiodicissima rubrica di divulgazion economica? Beh, io non scordo le promesse fatte solo che fino ad ora sono stato preso dai 3 esami-mostro (Gestione Banca, Finanza Aziendale, Matematica Finanziaria, per un totale di 24 crediti!) da dare.
Ora però l'ostacolo è stato superato - e credo anche abbastanza bene - inoltre sono doppiamente contento perchè ho anche finalmente trovato la tesi per il triennio con relativo professore: "Le fluttuazioni del prezzo del petrolio: shock da domanda, da offerta o speculazione?" con relatore il prof. Franco Bruni, ras dell'Istituto di Economia Politica e ottimo docente!
Per questo ora posso inaugurare ufficialmente la rubrica...


Voglio cominciare con una mini-serie di post dedicati all'inflazione, una variabile di cui si sente parlare moltissimo oggi a proposito del caro-vita e della paura (di economisti, politici e banchieri centrali) che essa aumenti provocando danni all'economia. A parte ciò che si legge sui giornali o si sente in TV, questa inflazione resta avvolta in un alone di mistero e sembra una malattia che ogni tanto - come la peste - fa la sua comparsa: nessuno sa da dove venga ma se ne ha molta paura.

Partiamo dall'abc. L'inflazione altro non è che il tasso di crescita annuo dei prezzi, o meglio, dei prezzi di un paniere (insieme) statistico di prodotti di consumo, ritenuti dagli istitui di ricerca validi stimatori dei prezzi complessivi.
Analiticamente - sarà l'unica formula propinata! - si denomina con la lettera greca π (pi) e si può scrivere:
π = πe + λx (detta anche "curva di Phillips")

Dove: πe = inflazione attesa dai consumatori, dai produttori e dai lavoratori;
λ = γ (1 + φ) ovvero la pendenza della curva di Phillips, ove γ è una misura di elasticità (meglio non complicare troppo...) e (1 + φ) una misura dell'elasticità dell'offerta di lavoro al salario reale;
x = gap produttivo, ovvero la differenza tra il PIL effettivamente prodotto da un Paese e il PIL che sarebbe ottimale per la sua economia;

Di fatto quindi l'inflazione che effettivamente leggiamo sui giornali dipende dall'inflazione attesa dalla gente e dall'andamento dell'economia: facile osservare per esempio che, se consumatori, lavoratori e produttori si aspettassero un livello di inflazione minore per il futuro, il valore di πe calerebbe, facendo calare anche il complessivo valore π, ovvero l'inflazione tout court; o ancora, se per un certo periodo l'economia si "surriscalda", ovvero il PIL cresce molto, addirittura "troppo" rispetto al suo andamento fisiologico e "sano", avremo un valore x positivo (perchè il PIL effettivo sarà molto superiore a quello ottimale), che si rifletterà su π facendola crescere.

Per capire meglio offro due esempi.
Il concetto di inflazione attesa πe che agisce sull'inflazione "vera"è comprensibile immaginando di essere il capo del sindacato che deve contrattare i rinnovi salariali. Se vi immaginerete che in futuro, per esempio, cresceranno i prezzi (e Dio solo sa perchè lo pensate!), allor andrete dal datore di lavoro chiedendo aumenti; a sua volta il datore di lavoro, se vi concederà gli aumenti, dovrà per forza aumentare i prezzi dei suoi prodotti finiti per compensare i maggiori costi del lavoro determinati dall'aumento dei salari. Se il fenomeno è generale allora avremo un generale aumento di prezzi, ovvero inflazione, ovvero le aspettative di inflazione maggiore (che potevano anche essere false) hanno effettivamente generato vera inflazione! Questa è una cifra di quanto sia cruciale il gioco delle famose aspettative in economia, e perchè tutti guardino con estrema attenzione indici come quello della fiducia dei consumatori etc...
Per comprendere invece l'idea di "economia surriscaldata" che produce inflazione basta guardare alla Cina: tutti sappiamo che ha una crescita impetuosa - ritmi di incremento del PIL del 10% annui - ma non tutti sapranno che vi è anche un'inflazione galoppante, che si può spiegare benissimo con la formula di prima.

Queste sono le fondamenta per capire il concetto di inflazione. Spero di essere stato abbastanza chiaro, e spero anche che la mia rubrica possa servire a qualcuno - non studioso di economia - per comprendere meglio i meccanismi che governano il nostro mondo. La prossima volta molto probabilmente tratterò il cosìddetto "effetto Balassa-Samuelson" sempre a proposito della mini-serie dedicata all'inflazione e derivati... quando non lo so! ;-)

Alla prossima!

Lord tojo

lunedì 21 aprile 2008

Commenti "a freddo" delle elezioni

Beh, che dire? Una vittoria di queste proporzioni non me la sarei mai aspettata, lo confesso, e le previsioni che avevo postato nel mio precedente intervento lo dimostrano: a mia difesa posso dire invece che sono stato uno dei pochi - a livello di blog e di forum - ad aver previsto un ottimo risultato per la Lega (anche se io le davo il 7% mentre in realtà ha preso l'8,3), un risultato normale per il PdL (io gli davo il 35% mentre in realtà ha preso il 37) e per il PD (33% dei suffragi contro il 34 pronosticato da me).
Sul fronte degli sbagli grossolani:
1) ho decisamente sovradimensionato il Partito Socialista, ma qui in parte posso "salvarmi" perchè già nelle giustificazioni che avevo addotto spiegavo che molto porbabilmente sarebbe stata una previsione errata;
2) nel giudizio sulla Lista Ferrara ho subito l'influenza entusiastica di una mia amica ferrea sostenitrice di "big Giuliano", e forse anche per fare un piacere a lei ho attribuito alla Lista un punto percentuale che nella realtà non ha nemmeno intravisto;
3) il disastro della Sinistra Arcobaleno invece non lo avrei mai immaginato. Certo pure io immaginavo un calo percentuale dell'estrema sinistra coalizzata, ma mai e poi mai avrei scommesso su una rotta così catastrofica... di cui comunque non mi lamento! :-P

Di altre considerazioni non ne faccio, dato che ne potete leggere di molto migliori sui giornali o sui siti specializzati, ma ci tengo a dire che adesso - da elettore di centrodestra che stavolta si è "turato il naso" e ha rivotato Berlusconi a malavoglia - attendo al varco il nuovo Esecutivo.
Federalismo fiscale, riduzione delle tasse ed incentivi all'imprenditoria giovanile sono i temi che mi han convinto a votare ancora questo schieramento (oltre ovviamente all'orrore provato per il non-governo Prodi).

Fateci vedere di cosa siete capaci, è l'ultimo appello per l'Italia questo!

Lord tojo

sabato 12 aprile 2008

Previsioni elettorali

Dedico parte di questi pochi minuti di relax che mi sono concesso dallo studio per indossare i panni di David Copperfield e "dare i numeri" in vista delle consultazioni di domani e lunedì.
Come avrete visto, la campagna elettorale non mi ha per niente nè coinvolto nè entusiasmato, ma in veste di elettore storico di Forza Italia e del centrodestra non posso ignorare del tutto questo appuntamento, per cui... do i numeri!!

Prima di tutto vi posto i risultati come me li immagino, per poi dare qualche commento personale e qualche spiegazione sulle cifre che mi sono immaginato.
Un avvertimento: queste sono elucubrazioni mie e mie soltanto, non ho avuto accesso a sondaggi riservati, soffiate e quant'altro che vada contro la legge... di conseguenza se, come è molto probabile, le mie previsioni non saranno veritiere, dovrete e potrete prendere in giro soltanto me! XD

La Destra = 3%
TOT Santanchè premier = 3%

PdL = 35%
Lega Nord = 7%
MpA = 1%
TOT Berlusconi premier =
43%


Udc + Rosa Bianca = 4%
TOT Casini premier =
4%


Lista Ferrara = 1%
TOT Ferrara premier =
1%


PD = 34%
IdV = 4%
TOT Veltroni premier =
38%


PS = 3%
TOT Boselli premier = 3%

Sinistra Arcobaleno = 7%
TOT Bertinotti premier =
7%


Altri = 1%

Qualche appunto ora sui dati che ho trascritto.
  • Popolo della Libertà: il dato che ho pronosticato è un poco più basso di quanto è stato diffuso durante la campagna, questo perchè io credo che molta gente - dai dirigenti di FI ed An, a molti semplici militanti - non diranno mai pubblicamente che non voteranno PdL (per non comrpometterne il risultato), ma in realtà nel segreto dell'urna molti emigreranno verso la Lega o nel non-voto come segno di protesta verso il listone frutto della "svolta del predellino", indigesta a tanti. Importante segnalare che un risultato come quello che scrivo io sarebbe "al limite" per considerare il PdL un successo, ovvero sulla sottile soglia della somma algebrica FI + An...
  • Lega Nord: a mio modo di vedere è stata sottovalutata da tutti i sondaggisti e dai giornali, i primi involontariamente (l'elettorato leghista spesso "non si rivela" per paura di essere additato quale razzista, secessionista, etc...), i secondi premeditatamente, poichè una Lega forte potrebbe riuscire a portare a casa il federalismo fiscale, che toglierebbe molte rendite di posizione a potenti di varia natura, i quali hanno grande influenza sui giornali. Probabilmente la Lega sarà invece una vera rivelazione in queste elezioni, sfruttando sia il ritorno di fiamma dell'autonomismo del Nord (aiutato dal disastro campano, e non solo, e dal trattamento riservato da Prodi a Malpensa), sia lo scontento di molti elettori azzurri e di An, non felici dell'idea del "PdL prendi-tutto";
  • Lista Ferrara (moratoria contro l'aborto): anche questa potrebbe essere una grossa rivelazione del 2008 - in termini relativi, è ovvio, tenendo conto che è una lista mono-tematica senza pretese di Governo - grazie alla capacità comunicativa di Ferrara (uomo indiscutibilmente intelligente), alla semplicità del messaggio mandato e al sostegno (secondo me velato ma molto forte) delle gerarchie vaticane, Papa in testa. Possibili "prede" di Ferrara molti elettori dell'Udc incerti...
  • Partito Democratico: a mio modo di vedere andrà piuttosto bene, nonostante i molti detrattori che ha avuto a sinistra (e che ha tutt'ora) tanto il progetto del PD quanto la figura del suo Segretario e candidato Premier, Veltroni. Da una parte è indiscusso che gli slogan veltroniani e il suo finto nuovismo un po di presa l'han fatta, dall'altra c'è da tener sempre conto del "volano" anti-berlusconiano: seppur messo in sordina infatti, l'anti-berlusconismo militante è troppo forte per spegnersi e molta gente, pur detestando il PD, Veltroni e Prodi (che è Presidente del PD!), li voteranno con il naso turato in funzione anti-berlusconiana. Prede sicure di questo fenomeno saranno la Sinistra Arcobaleno, ovvero i settori più ideologizzati e quindi più anti-berlusconiani;
  • Partito Socialista: questa è la previsione su cui sono meno certo e su cui mi sbilancio di più. Non ho un motivo razionale per dare il 3% - tantissimo! - a Boselli & co, se non l'intuizione che possano intercettare quella parte di voto di protesta dei diessini anti-PD che resisteranno alla tentazione di votare Veltroni per battere Berlusconi. Vedremo!
  • Altri: tra questi "altri" mi aspetto una buona performance dei comunisti duri e puri di Ferrando, ovvero il Partito Comunista dei Lavoratori, che potrà beneficiare del sicuro riflesso d'immagine dato dalla falce e martello... si! A qualcuno piace ancora! XD

Direi che può bastare... vedremo se e di quanto avrò sbagliato queste mie sbandatissime previsioni. Prima di tornare a studiare segnalo il link al thread ufficiale aperto sul Forum provinciale di FIG Piacenza in merito alle elezioni: se qualcuno vuole venire a postare mi troverà la... come utente tojo ovviamente!

http://www.forzagiovanipc.it/public/mybb/showthread.php?tid=83

Lord tojo

giovedì 10 aprile 2008

Sono ancora vivo!!

Avevo fatto la promessa di inaugurare a breve la mia rubrica di divulgazione economica, beh non ce l'ho ancora fatta perchè sono sommerso dallo studio... tra 6 giorni ci sarà il redde rationem per tutto quello che ho studiato da due mesi a questa parte: tre esami da 8 crediti che mi sono tenuto apposta per farli andare bene ed innalzare un po la media accademica per farmi entrare alla specialistica senza test d'ingresso... Gestione della Banca, Finanza Aziendale e Matematica Finanziaria sono i nomi dei miei avversari della prossima settimana...

Non contento oggi, tra poco più di un'ora nel momento in cui scrivo, vado a dare un esame di informatica con cui completo le ECDL di modo da ottenere mezzo punto in più secco secco sulla media!!

Dicono che sono pazzo a ffare questo tour de force, ma personalmente invece in questi momenti di tensione massima e di super-lavoro do il meglio di me: speriamo che si confermi il trend!

Quindi, bella gente (mi rivolgo a quelli che mi conoscono di persona), se questo weekend vi sembrerò più sguaiato del solito non datemi troppo peso... sono gli ultimi colpi di coda del condannato!! XD

In bocca al lupo a me!

Lord tojo

mercoledì 2 aprile 2008

Revival anni '80 a Piacenza! Votiamo!!

Non tutti sapranno che sono un vero patito della musica - oltre che dello stile di vita - degli anni '80 del XX secolo (nonostante qualcuno dica che sembro uscito proprio da quegli anni: complimento??).
Bene, in onore a questa mia passione sono un assiduo frequentatore dei siti internet "a tema", specie riguardanti la musica, da cui ricavo i nomi delle canzoni e i testi...

Uno di questi si chiama:
http://www.spl80.com/news/

Voi direte: e a me??? Calmi.

C'è un interessante sondaggio sulla destra del sito: stanno scegliendo il luogo dove effettuare i festeggiamenti per il decennale del sito, festeggiamenti che si tramuteranno in un clamoroso e bellissimo revival....

Date una mano votando PIACENZA di modo che ce lo possa avere in "casa" questo evento! XD

Lord tojo

mercoledì 26 marzo 2008

Piccole modifiche al blog

Siccome molti potrebbero pensare che sono un noioso spaccamaroni (con tutto il rispetto per l'on. Maroni) che non scrive mai niente di divertente, avviso gli sbandati naviganti il mio blog che su queste pagine non troverete mai nulla delle miriadi di cavolate e cose stupide che faccio, perchè mi sono prefisso l'obiettivo di fare di questo un blog "personale" e " di riflessione"...

Per ridere, mi potete trovare - in versione trash - sui siti che segnalo nella sezione "Scrivo anche su...": mi firmo sempre come qui, ovvero come Lord tojo...

Ah! Ho messo finalmente anche i primi annunci pubblicitari sul blog (li vedete sempre nella parte destra dello shcermo, sotto il mio Profilo personale): non sarebbe sgradito se ci andaste su qualche volta, clickandoci... mi aiutereste ad arrotondare la paghetta settimanale e magari trovate qualcosa di interessante anche voi!!

Prima di staccare annuncio - a chi, non si sa! - che inauguerò presto una piccola e modesta rubrica di divulgazione economica, in cui tenterò di spiegare in parole semplici alcuni noti ma oscuri fenomeni macro- e micro-economici, e magari potrei avventurarmi persino a dare qualche consiglio per gli investimenti... ma non datemi troppa retta su quel fronte, ok?

Saluti a tutti bella gente!

Lord tojo

domenica 23 marzo 2008

Pasqua 2008


Tanti auguri a tutti!

Lord tojo

venerdì 21 marzo 2008

Strani parallelismi Sarkozy-Berlusconi

Continuando a schifarmi letteralmente la campagna elettorale italiana decido di spostarmi sugli esteri, in particolare la Francia.

Forse avrete sentito che recentemente ci sono state le elezioni amministrative in molti Comuni francesi, a cominciare dalla capitale Parigi passando per moltissime importanti altre città come Lione, Bordeaux, Marsiglia etc... Ebbene, dopo il secondo turno, a parte quest'ultima città tutte le altre "importanti" sono passate al Partito Socialista. Se oltre a questo dato vi aggiungiamo quello del primo turno, dove le uniche città vinte dall'Ump (il partito del presidente Nicolas Sarkozy) furono quelle dove si presentavano come candidati i ministri del governo Fillon, è gioco facile dar ragione ai media francesi e internazionali che indicano la sconfitta della destra transalpina come conseguenza del calo di popolarità dello stesso Sarkozy.

Senza essere dei guru dell'opinionismo è abbastanza semplice comprendere che Sarkozy ha perso molto del suo fascino per tre motivi:
1) l'annunciata "rivoluzione copernicana" della Francia, con conseguente nuovo proporompente sviluppo, non sta avvenendo alla velocità promessa dal Presidente e voluta dai francesi;
2) nel contempo le pur numerose riforme spinte da Sarkozy risultano spesso impopolari perchè vanno a toccare privilegi vecchi di decenni o comunque obbligano una società "conservatrice" come quella francese a muoversi controvoglia;
3) le frequenti gaffes e la sovraesposizione mediatica del Presidente (con la vicenda Bruni e con le numerose litigate con i giornalisti) gli hanno alienato molta simpatia personale, al di la delle scelte politiche;

Ai tre motivi sopracitati aggiungo una notazione. Se da una parte Sarkozy, seppur non al ritmo preventivato, spinge per riformare tutto il riformabile, dall'altra il Governo (presieduto da Francois Fillon), che è pur sempre la "mano operativa" delle idee presidenziali, "rallenta" il gioco cercando di ricercare maggior consenso e "annacquando" le idee sarkoziane: a riprova di tutto ciò sta la maggiore popolairtà che attualmente circonda Fillon e la sua squadra ministeriale, a torto o ragione vista dai francesi come più "seria", dialogante e meno "di rottura". Ricordo ancora che quasi tutti i ministri candidati alle elezioni municipali sono stati eletti e han fatto vincere l'Ump nelle rispettive città.
Ma non vi ricorda proprio niente questa serie di situazioni? No? Davvero? E allora vi aiuto...

Mettete al posto delle elezioni municipali francesi 2008 le elezioni amministrative italiane 2002, dove pure da noi al primo turno lo schieramento governativo resse, per essere poi travolto al ballottaggio. Per capire meglio mettete al posto di una Bordeaux passata ai socialisti un Friuli Venezia Giulia passato all'Ulivo, e sostituite la "roccaforte" Ump Marsiglia con la Parma restata miracolosamente al centrodestra nel 2002.
Mettete al posto dei tre motivi di scontento i seguenti:
1) non è arrivato l'atteso "nuovo miracolo economico" e la promessa "rivoluzione liberale";
2) le riforme del Governo sono contro i lavoratori e aumentano il precariato;
3) il Presidente del Consiglio non ha senso dello Stato, confonde vita privata con politica estera. Si fa leggi ad personam;
Mettete al posto del governo Fillon "freno" delle idee sarkoziane i due partiti An ed Udc con rispettivi leader Gianfranco Fini e Marco Follini e le lor continue richieste di "verifica" e "collegialità".
...
Mettete al posto di Nicolas Sarkozy il nostro Silvio Berlusconi durante il suo II Governo nel 2001-2006...
Avete capito ora il paragone vero?

Non trovate anche voi che ci sia una clamorosa somiglianza tra le difficoltà che incontrò il nostro Berlusca nella sua seconda esperienza governativa (per cause endogene ed esogene rispetto a sè stesso) e la fine della "luna di miele" con i francesi del Presidente della Repubblica francese?
Entrambi leader su cui i rispettivi popoli nutrivano fortissime speranze di cambiamento. Entrambi rallentati, una volta al Governo, da resistenze sociali, inadeguatezze della macchina pubblica, alleati e subalterni riottiosi.
Entrambi puniti dall'opinione pubblica per comportamenti troppo "allegri" in pubblico.
Entrambi incapaci di dar seguito al promesso cambiamento nei tempi richiesti dalla popolazione.
Interessante eh?
Lord tojo



martedì 18 marzo 2008

Pessimista e malinconico pure io?

In teoria volevo fare un post sulla bellissima vacanza in montagna, a Santa Cristina di Val Gardena, organizzataci in modo perfetto da "mamma" Erika per tutti noi altri 5 sbandati. Poi la spiacevole vicenda della Gabriella, che si è rotta in modo stupido due legamenti l'ultimo giorno di sci (in bocca al lupo Gabry!!), mi ha fatto cambiare idea: come segno di rispetto verso la sfortuna che ha colpito la Gabry voglio evitare di fare apologie su questi quattro giorni comunque stupendi e veramente rilassanti, oltre che divertenti, passati tra gente con cui ci si può mostrare nel proprio aspetto più vero e genuino (nei suoi lati belli come in quelli brutti).

In realtà il post, che sto facendo prima di andare a cenare e dopo essere venuto giù da Milano, lo volevo dedicare ad un pensiero che ogni tanto mi ronza in testa.
Penso che a tutti voi - mi riferisco ai coetanei o "giù di li" - almeno una volta sia capitato di guardare dei bambini o dei ragazzini giocare ed invidiarli perchè vi manca quel periodo della vita.
Io per esempio, ma non solo io (e potrei citarvi nome per nome altri soggetti), ogni volta che bazzico al Parco della Galleana di Piacenza non posso fare a meno di ricordare con piacevole malinconia quando scorrazzavo in bicicletta con gli amici per i sentieri interni (per lo più aperti da noi stessi) oppure quando, già al liceo, andavo a fare le mitiche partite a calcetto del sabato pomeriggio. Così come non riesco a non ripensare alle tante serate passate nel Salone del Duomo - il mitico Saloon - dopo il Gruppo Giovani di Tiziano, ogni volta che vado a Messa oppure quando ci ritroviamo al venerdì/sabato sera proprio li di fianco, ai Chiostri...

Potrei citare altri momenti di malinconia, ma il nocciolo centrale del mio pensiero è che mi sto sempre più rendendo conto che comunque sia io ho passato un'infanzia e un'adolescenza splendide, piene di esperienze che mi hanno dato tanti ricordi. Così tanti che praticamente ogni angolo della città me ne fa venire in mente qualcuno.
Ma quelli dopo di me, quelli dopo di noi? I nostri futuri, possibili figli e nipoti?
E' questo che mi chiedo e mi domando a volte: io ho vissuto bene, in un ambiente accogliente, una città amica, normale... ma sarà possibile per chi crescerà dopo di noi avere ancora quei solidi punti di riferimento come il calcetto al sabato, la serata in parrocchia,il ritrovo il sabato sera, etc..?

Con i tempi che corrono, il cambiamento veloce che è in atto, sia dal punto di vista culturale che sociale, non so se sarà possibile...

E' un post pessimista, cupo, il mio di stasera... come ogni tanto mi capita, quando il Vittorio frenetico, proiettato al futuro (o meglio che prova a proiettarsi) e a volte cinico si ferma un attimo e riflette... buona serata a tutti bella gente!

Lord tojo

domenica 9 marzo 2008

Settimana da Re, anzi... da Lord!

Si avvia alla conclusione una settimana veramente rilassante e in cui mi sono divertito veramente tanto.
Inanzitutto mercoledì sera è stata la volta della cena al ristorante argentino di Milano in zona colonne di San Lorenzo, con Lollo, Andre, la Lory e tutta l'allegra compagnia dei bocconiani del CLEFIN: ottima la carne, soprattutto il mio piatto - il cui nome ovviamente non ricordo - che ricordava tantissimo una pietanza analoga mangiata da me e Bruno un numero x di anni fa in un ristorante a Brixen (Bressanone). Poi, vabbeh, mi sono dovuto "sacrificare" finendo ciò che la povera Loredana non è riuscita a mangiare (la quale Loredana ha preso il mio stesso piatto: quando si dice feeling!), ma la cosa non mi èdispiaciuta affatto... è stato un peccato non esserci riusciti ad organizzare per farne una sorta di "cena di classe", vuoi anche per i tirchioni come Emilio che non ne ha voluto sapere di venire con noi... si, beh, direte voi... parla lui di tirchieria!
Ad ogni modo da ripetere, magari non ancora all'argentino e con un dopocena top!


Bypassando venerdì sera, in cui sono rimasto a casa a scrivere cavolate sui forum, su MSN e sullo Psycoblog (la mia rubrica psycolord va alla grande!), arriviamo poi a ieri sera.

Partiamo dal presupposto che la cosiddetta compagnia degli "psycolabili" ha assunto una caratteristica che mi piace molto: ogni volta c'è gente nuova, si espande a piacere come una fisarmonica XD . Infatti ieri sera all'appuntamento davanti al Romagnosi eravamo una quindicina e dentro si sono aggregati anche Markox e Karim da parte mia, mentre di nuovi volti (per me) c'erano i colleghi della Camy al Mediaworld e una coppietta (Fabio e Martina) con cui me la sono ghignata da matti a cena.
Che dire? Ah già! Mi sono scordato di dire dove siamo andati :-P ... al ristorante messicano in Via santa Eufemia, dove a parte aver aspettato tantissimo per entrare, abbiamo mangiato molto e a lungo (anche se all'inizio io e la cameriera abbiamo avuto alcuni "piccoli" problemi di comunicazione e avrà pensato fossi un minus habens), e fatto tanto tanto, ma taaanto casino!
La serata è stata densa di sorprese: per esempio abbiamo scoperto che Anna Maria Franzoni ha una sosia... non dirò chi è però, altrimenti mi arriva una "taccata" in pieno volto :-D

Comunque qualcuno più organizzato di me ha portato persino la macchina fotografica e ha "uppato" le foto di ieri sera sul suo album virtuale:

Inoltre qualcun altro - Nick - mi ha risparmiato la telecronaca e il resoconto di ieri sera, facendolo lui stesso. Andate a dare un'occhiata a questo indirizzo e troverete degna spiegazione dei deliri di ieri sera:

Mi unisco al coro di "ooohhhhh" e dico che altre serate così sono ben accette!

Concludo il post ricordando anche la scampagnata mattutina al gazebo del PdL a Carpaneto a dar manforte a GM (Gian Mario) e a vendere qualche gadgets (assai pochi oggi :-S )... massì è stato divertente anche quello! Ai gazebi te la ridi sempre come un matto e conosci un sacco di gente nuova... ci stanno anche loro!

Chiudo (e vado a preparare la tavola) postando la foto più significativa ed intelligente della serata:

Lord tojo

venerdì 7 marzo 2008

Tremonti e il liberismo

E' assodato che ai lettori di blog non interessano minimamente le seghe mentali degli autori, tanto più nel mio caso dove la stragrande maggioranza degli sbandati che mi legge si aspetta che io parli di cose interessanti e ad ampio respiro, cosa che non ho fatto da molto tempo.
Per questo motivo romperò il mio silenzio su questa campagna elettorale moscia e decadente stile Tardo Impero - dove il silenzio non dato da polemica ma semplicemente da noia e da disinteresse - per parlare di un tema che mi piace, l'economia, e di una persona che stimo, Tremonti.

Ieri sera ho avuto la "sfortuna" di perdermi Annozero di Santoro sul secondo canale (mi sono visto "Una pallottola spuntata" in DVD) dove parrebbe che Giulio Tremonti abbia dato scandalo per certe sue sparate assai poco liberali, a detta dei custodi del liberismo mondiale Bersani, Veltroni e Santoro.
Oggetto del contendere pare siano state certe affermazioni del Giulio sul protezionismo e sulla critica al monetarismo come filosofia economica.

Partiamo da un dato di fatto: da una parte esiste la filosofia, che nell'economia si dispiega nelle grandi teorie del filone classico, keynesiano,neo-classico, monetarista, etc..., dall'altra esiste il mondo reale, quello dove concretamente operano le imprese e dove esistono variabili diverse dalle semplici equazioni, per esempio le politiche estere dei governi.

Il mio non vuole essere un post troppo lungo e quindi vado dritto al sodo.
Partendo da chi dice "Tremonti è un cattivone bolscevico perchè vuole mettere i dazi e fermare il libero mercato", mi piacerebbe ricordare che inanzitutto il liberismo economico (come il liberalismo politico, la tolleranza religiosa e quant'altro) si può applicare al 100% solo in un contesto di reciprocità: se noi facciamo i "liberisti a tutti i costi" lasciando la nostra industria completamente sola nella battaglia contro cinesi, indiani, brasiliani, russi, taiwanesi e coreani il risultato sarà che le nostre imprese saranno comprate o mandate fuori mercato dai suddetti popoli; questi se ne fregano della filosofia, non han complessi di "mancato liberismo", sottopagano i loro operai, se ne infischiano delle belle parole sul copyright e ce la mettono in quel posto sempre e comunque.
Voi potreste dire che nel libero mercato tutto è lecito, ebbene non mi faccio tanti problemi: io sono un liberista più sfrenato di tutti voi e vi dico che allora, se non ci sono regole, io mi metto seduta stante a bombardare di atomiche i Paesi emergenti di modo che non rompano più i cosiddetti. Esempio fuori luogo? Nossignori, visto che la stragrande maggioranza delle guerre è sempre stata fatta per scopi economici e per proteggere interessi commerciali (tipo Francia e Inghilterra che fecero guerra all'Egito nel 1956 per evitare che fosse nazionalizzato il Canale di Suez).
Se vogliamo escludere la giungla e l'olocausto nucleare possiamo parlare di nuovo dei dazi. Qual'è il loro scopo nelle idee espresse da Tremonti? Servirebbero semplicemente come soluzione temporanea a riequilibrare il gioco tra noi e i Paesi emergenti: l'Occidente non potrà mai abbassare i costi di produzione sotto certi standard, sia per via del mantenimento di un certo stile di vita, sia per il fatto che dietro al costo del lavoro ci stanno anche investimenti e tecnologia più avanzata; gli emergenti invece stanno facendo la lunga rincorsa verso il nostro livello "di equilibrio" e gradualmente sposteranno la competizione con l'Occidente dal livello dei prezzi al livello di qualità dei prodotti: la seconda sfida è equa in partenza, perchè basata sull'ingenium e sulla ricerca (accessibile a tutti), la prima no, perchè gli Emergenti "si dopano" sfruttando il fatto di potersi permettere ancora di pagare meno la manodopera.
Del resto ricordo che anche Reagan, il punto di riferimento mondiale del libero mercato, negli anni '80 adottò severissime misure protezionistiche contro le importazioni dal Giappone, che all'epoca era temuto forse più delle varie Cina, India e Russia di oggi.
Della serie: solo i fessi e comunisti prendono una filosfia e la applicano in modo dogmatico, senza guardare alla situazione reale, e con il liberismo il discorso è lo stesso...

Volevo parlare anche della critica al monetarismo ma vedo che ho già scritto troppo, per cui vi saluto e vado a dormire...

domenica 2 marzo 2008

Non prendeteci in giro!...

Oggi e ieri sono stato su un banchetto e su un gazebo per la campagna elettorale del PdL. Oggetto della "chiamata alle armi" di noi vecchi militanti di lungo corso era la scelta da parte della gente delle priorità del programma di Governo del PdL.
http://prioritaprogramma.votaberlusconi.it/

Non ho molto tempo e quindi sarò breve. Volevo solo esprimere la mia speranza che tutte le centinaia, le migliaia di persone che oggi hanno compilato questi moduli (su carta o su internet) non siano prese in giro.
Ho visto anziani fare la coda nonostante l'età, e ragazzi giovani con mille timidezze partecipare a questa "primaria del programma". Ho visto gente impegnarsi a compilare al meglio i moduli, sforzandosi anche di dare suggerimenti intelligenti e costruttivi nello spazio delle "idee in libertà" da aggiungere al programma.

Mi auguro solo che i vertici del PdL non considerino questa mobilitazione un solo espediente elettorale, ma tengano veramente in considerazione ciò che viene scritto e che viene segnato su questi questionari. Sarebbe brutto prendere in giro questa gente che partecipa con entusiasmo, nonostante tutte le brutture della politica italiana...

... mi ci metto anch'io tra questa gente che nonostante tutto partecipa ancora e si interessa...

sabato 1 marzo 2008

Cosa mi sta succedendo?

Non mi riconosco più. Non ho più freni inibitori, non so più controllarmi. Sto andando a ruota libera e non riesco a fermarmi.
Sono partito con il buon proposito di fare del 2008 l'anno della chiarezza nel senso di fare ordine in tutta una serie di cose ed in generale di razionalizzare la mia vita spesso caotica, ed invece è come se dentro di me avessi tolto il tappo ad una diga: mi comporto in modo brusco, scortese, irrispettoso, dico tutto quello che mi passa per la testa, insulto gratuitamente la gente, sono scontroso, cerco la solitudine più che la compagnia.

Questo non sono io, non sono mai stato così. Di me han sempre detto che avevo uno spiccato senso "diplomatico" nel comportarmi, che ero una persona piacevole, simpatica: ora invece sono un anarchico astioso.
Questo non sono io, non mi riconosco... o forse è solamente venuto fuori il famoso "lato oscuro" che gli psicologi dicono alberghi in ognuno di noi?

Comunque sia la cosa comincia a preoccuparmi, visto che non riesco a fermarmi ed ogni giorno che passa combinando disastri sembra che invece ricarichi questo "demone" che ho risvegliato...

E, come dice un amico, se mi comporto così nell'anno della chiarezza, chissà cosa farò nel 2009 - anno cinese della tigre - e nel 2010 - anno cinese del dragone -?

(inserisco questa foto che mi sembra rappresenti bene il mio stato d'animo)

domenica 17 febbraio 2008

Meglio cambiare neh?

Come al solito faccio fatica a tener fede a tutti gli impegni che mi prendo, in questo caso l'assicurazione che avrei tenuto costantemente il blog aggiornato... perdonatemi ma questa settimana di post-esami l'ho dedicata interamente a fare tutto quello che mi piace di più, dai miei hobby quasi dimenticati (la ricerca storica e genealogica) al cazzeggio più genuino (come l'andare a fare un giro in centro a Piacenza il sabato pomeriggio, trovare qualche amico, mangiare un gelato e prendere un aperitivo). Posso dire con soddisfazione di aver passato una settimana - ma forse erano 10 giorni XD - veramente rilassante ed interessante!

Vi chiederete che c'entri tutto questo con il titolo del post: se state pazienti ve lo spiego.

Il "cambiare" scritto nel titolo si riferisce nè più nè meno alla mia compagnia abituale di amici, meglio conosciuta come Gialappa Sband, la cui consistenza e la cui solidità ultimamente è stata messa a dura prova...
Lo dico senza malizia e spero che nessuno degli "sbandati" che leggono il mio blog se la prenda a male: ultimamente mi ero veramente rotto le scatole uscendo al venerdì o al sabato con la Sband. Stessi posti, stesse facce, stesso umore incattivito, stesse piccole invidie personali ed inimicizie malcelate. Praticamente non passava serata in cui uscivamo in cui non sentissi qualcuno parlare dietro a questo o sparlare dell'altra... che menata!!

A mio avviso quando si arriva a questo punto, in cui amicizie storiche o rapporti comunque consolidati si incrinano o si sfilacciano in beghe continue, il problema è che lo stare tanto tempo insieme ha "stancato" reciprocamente tutti... un po come la crisi di molte coppie dopo alcuni anni di fidanzamento/matrimonio...
Personalmente (ma sono sicuro di non essere stato solo in questa situazione) ero arrivato al punto da uscire con la compagnia più per routine che perchè mi divertissi realmente, con il risultato che andavo a casa presto ed ero frustrato ed insoddisfatto, in più divenivo più nervoso ed insofferente con gli amici della Sband.
Questo fino a qualche settimana fa, quando - preso da un moto d'orgoglio e dalla voglia di chiarezza, come da propositi 2008 - ho deciso di "tornare alle origini" e "diversificare" le mie uscite, cambiando compagnia e ricominciando a frequentare persone che avevo trascurato nell'anno passato in forza della routine sbandata.

Capite ora il senso del titolo vero? In effetti di per me sono sempre stato allergico ad ogni forma di rapporto troppo asfissiante e continuativo, compresi quelli di amicizia, proprio perchè ho sempre compreso il rischio poi di restarne "imprigionato" diventandone "schiavo" perchè da una parte ti assuefa rendendotene dipendente, dall'altra perchè ti allontana da altre possibilità portandoti ad essere ancora più dipendente dal rapporto stesso.
In questo senso negli anni ho sempre frequentato molti ambienti e molte persone, imparando che il "girovagare" e il non legarsi troppo ti fa apprezzare molto i pregi di quelle persone (perchè comunque non li vedi sempre e ne "senti la mancanza") e mette in secondo piano i difetti (che spesso si manifestano con un contatto continuativo). Ovvio che ho sempre avuto un mio "polo di riferimento" in alcuni amici storici (preludio della Gialappa Sband), ma appunto l'uscire anche con altri mi ha sempre permesso di apprezzare una volta di più la genuinità di questi stessi amici storici.

Beh non voglio annoiare troppo con fatti miei personali, comunque sono stato molto contento di questo periodo di pausa perchè mi ha permesso di rfilettere e capire che con questa storia delle "uscite forzate" in compagnia non sarei andato avanti a lungo. Grazie a questo ho ripreso ad uscire con altre compagnie, sia riallacciando vecchi rapporti che conoscendo gente nuova (come venerdì scorso al Museum o ieri sera a cena), nel contempo mantenendo ben saldi i miei contatti con gli "sbandati"... gli effetti benefici non si sono fatti aspettare e sono diventato molto più sereno, tranquillo e di buon umore!

Bella gente, sbandati che leggete qyesto blog, accettate un consiglio dal Lord: mai fossilizzarsi, mai stare fermi, mai accontentarsi della routine! Alla lunga è come scavare troppo in una stessa miniera: prima o poi si esaurisce o diventa più faticoso lavorarla che aprirne un'altra ;-)

sabato 19 gennaio 2008

Ancora su NO-Tube, il Consiglio Provinciale e la diga sul Brugneto

Come avevo scritto nel mio precedente intervento lunedì 14 gennaio c'è stata la fatidica seduta del Consiglio Provinciale sulla vicenda NO-Tube/dighe/invasi/derivazioni: il risultato, come quasi sempre accade quando la politica è presa di sorpresa da movimenti che "salgono dal basso" (come in effetti bisogna riconoscere a NO-Tube), è che tutti i gruppi consiliari hanno approvato un Ordine del Giorno in cui si esprimono a favore delle rimostranze di questo comitato e a favore di attente valutazioni sull'impatto ambientale degli impianti in progetto. Voci fuori dal coro sono stati Luigi Briggi (Italia dei Valori), Luigi Fogliazza (Lega Nord) ed Annibale Gazzola (Partito democratico), i quali non hanno votato perchè ritenevano che un segnal di cedimento su questi progetti avrebbe decretato il de profundis per ogni altra futura iniziativa imprenditoriale di rilievo sulle nostre montagne. Ma su questo torneremo più avanti.

Ora, al di la di quanto riportato dai quotidiani locali, i quali hanno esaltato l'approvazione dell'OdG come una <<>>, nei fatti è stata una vittoria di Pirro, come i più avveduti tra i NO-Tube hanno capito.

Per chi abbia una minima conoscenza di come funziona la politica, non è difficile riconoscere 2 fatti rilevanti:

1) un'approvazione all'unanimità su un OdG generico ha lo stesso valore di un pezzo di carta igenica: quando opposizione e maggioranza sono d'accordo di solito è per far fronte comune di fronte ad un attore "esterno" come un comitato popolare, e di conseguenza evitare che questo possa sfruttare le divisioni partitiche a suo favore (il classico atteggiamento da "casta");

2) approvare un OdG in cui si dice che si starà attenti all'impatto ambientale dei progetti e si faranno severe valutazioni in materia è come approvare un documento in cui ci si dichiara contrari ai genocidi: sono ovvietà che è bene ribadire ma che all'atto pratico non producono nulla, soprattutto se strutturate con un documento assai poco vincolante come un Ordine del Giorno;



La verità è che la Provincia ha voluto prendere tempo, cercando di smorzare un poco la polemica scaturta dalla pessima gestione della Giunta Boiardi in materia di concessione dei lavori contestati dai NO-Tube. I più diretti interessati dalla polemica - la società San Colombano, titolare del progetto di centrale idroelettrica di Confiente - l'hanno capito ed infatti, intelligentemente, hanno provvisoriamente "ritirato" il progetto in attesa di un più chiaro quadro normativo.

In ogni caso un cambiamento sotanziale della situazione c'è stato, perchè di fatto il focus della polemica si è andata concentrando sulla sola Val Trebbia e sulla sola progettata centralina di Confiente, lasciando molto più in ombra i progetti in Val Nure che - come già detto nel precedente post - hanno un impatto minimo e sono comunque sempre soggetti alla regola del Delfusso Minimo Vitale (DMV).

Pur tuttavia sarebbe sbagliato sottovalutare il dibattito su Confiente come puramente tecnico e locale, infatti attorno al Si o No a questo progetto, ed eventualmente ai vincoli che gli verranno posti per un parere favorevole, si gioca una bella fetta del destino delle nostre montagne.

Facciamo una doverosa premessa: io do per buono il progetto di Confiente, cioè voglio dare per assunto che esso - nel suo stato attuale - rispetti TUTTE le regole e le normative in materia ambientale previste dalla legge, ovvero non do credito ai fanatici che gridano contro i "malvagi industriali assestati di denaro, che nell'ombra miravano a truffare i cittadini": questi atteggiamenti sono frutto di una mentalità insieme anti-imprenditoriale e pervasa di gelosia meschina.

Fatta la premessa, dobbiamo allargare un po la visuale e pensare non alla singola battaglia su dighe si/no ma alla prospettiva più generale del futuro della nostra montagna, che da tanti - in primis gli stessi di NO-Tube, è definito oscuro.
Il Sindaco di Bobbio, che conosco personalmente e che stimo molto per aver dato un'evidente scossa alla cittadina ed averne fatto conoscere le bellezze al mondo, in Consiglio Provinciale è stato il capofila del No ai progetti e a Confiente in particolare, asserendo che sono delle bombe ecologiche che distruggerebbero per sempre la Val Trebbia, il suo turismo e la sua economia. Pasquali inoltre lancia l'idea di una diga in Val d'Aveto che dovrebbe servire agli agricoltori durante la siccità estiva, sfruttando la strettezza naturale della vallata.
Ottimo, è proprio qui che entra il mio ragionamento.
Un cedimento di fronte a NO-Tube non significherebbe il solo blocco del Progetto Confiente (e di chissà quali altri), ma di riverbero darebbe una fortissima carica ed una fortissima legittimazione a tutto il "partito del No e dell'immobilismo" che aleggia ovunque in Italia. I NO-Tube sono gli stessi che sono contrari al miglioramento della Statale 45, che invece il sindaco Pasquali fortissimamente vuole "raddrizzare", e saranno gli stessi che un domani fonderanno un nuovo comitato per dire No alla vagheggiata diga in Val d'Aveto... con tanti saluti ad ogni idea di rilancio imprenditoriale dell'Appennino, che tanto varrebbe a quel punto trasformare in un'immenso Parco.

Mi accorgo di aver scritto tantissimo, questo post ci ho messo più di due giorni ad elaborarlo e nonostante tutto avrei ancora tanto da dire... vi lascio con un'idea buttata li: non avrebbe forse più senso fare una battaglia con Genova affinchè ci lasci più acqua dalla sua diga del Brugento, che porta via un terzo della portata del Trebbia? La concessione scade nel 2011... pensiamoci gente, e pensateci policy maker!

domenica 13 gennaio 2008

Quando si dice "non capire un TUBE"!

Chi di voi legge almeno saltuariamente i giornali locali avrà sentito parlare della polemica che da quest'estate si trascina in merito al progetto di realizzare su Trebbia, Nure ed affluenti minori alcuni sbarramenti e derivazioni: i primi per creare invasi a scopo irriguo ed agricolo, i secondi per mettere in funzione delle centraline idroelettriche per produrre energia pulita.

La polemica è nata da quando è sorto il secidente comitato NO-Tube che si batte per non far realizzare nè gli invasi agricoli nè le drivazioni idroelettriche. Se volete esiste anche un sito del comitato in cui vengono esposte le ragioni del NO:

Ora, per correttezza, va detto che da una parte le dighe agricole in progetto sono da una parte necessarie e richieste da TUTTE le organizzazioni dei coltivatori, dall'altra in grandissima parte riprendono vecchi progetti di invasi lasciati a metà (come quello sul Trebbia all'altezza circa di San Salvatore).


Per quanto riguarda le centraline idroelettriche la propaganda dei NO-Tube asserisce che le derivazioni priverebbero fiumi e torrenti della propria acqua nei periodi di siccità e che rovinerebbero la fauna ittica con gli sbarramenti: anche qui l'ignoranza la fa da padrona, infatti non solo le derivazioni si chiamano così perchè NON sono sbarramenti ma semplici "griglie" che captano PARTE del flusso d'acqua in condotte e turbine, ma per di più esiste una direttiva regionale sul "pescaggio massimo" di acqua che prevede che le derivazioni lascino "libere" quantià forfettarie di acqua proporzionali alle necessità vitali del corso d'acqua. Pertanto se d'estate il fiume o il torrente è in secca, o comunque avrà una portata di metri cubi/secondo inferiore al coefficiente stabilito dalla regione, la centralina NON POTRA' derivare acqua dal corso!!


Ultima nota: perchè questi ambientalisti non protestano mai contro la costruzione di nuove centrali a metano o a "bio-gas" (che sempre metano è in fin dei conti) ed invece se la prendono sempre con le energie che in teoria si definiscono "pulite"?


A voi le riflessioni e la continuazione del dibattito, che approderà domani in Consiglio Provinciale...

sabato 12 gennaio 2008

Ricominciamo da dove ci eravamo lasciati

Bella gente, anno nuovo, vita nuova e... blog nuovo!
Era dell'anno scorso la decisione di chiudere definitivamente il mio blog su myspace, il famoso (tra chi mi conosce) THE LORD OF THE TRAPS, e le motivazioni furono le più disparate: da una parte il perenne dubbio su quale dovesse essere la funzione di quel blog (riflessioni personali? spunti di dibattito? cagate sparse per far ridere?), che ondeggiava tra il serio e il faceto, tra interventi lunghissimi e noiosi e brevi intervalli di pacchiana allegria; dall'altra una totale mancanza di voglia di tenerlo aggiornato e l'essersi messo in agguato il mio peggior difetto, ovvero l'incostanza... si perchè chi mi conosce sa bene che ho bisogno perennemente di essere attivo, di muovermi e di fare cose interessanti, senza "affossarmi" per troppo tempo su una stessa cosa, pena il mio avvilimento. E il blog precedente l'ho tenuto in piedi per quasi 3 anni, il che per me è quasi un record, ma ad un certo punto non ne potevo più...

Ecco ora che ricomincio da zero.

Nel frattempo molte cose sono cambiate per me. Da una parte ho lasciato il mio amato incarico di Commissario Provinciale di FIG Piacenza (e con me il mio mitico amico e "collega" Davide), disgustato dalle vicende a cui ho assistito nella campagna elettorale del Comune di Piacenza, depresso dal pochissimo entusiasmo con cui buona parte del Movimento seguiva le iniziative promosse durante questi anni, incazzato - si, incazzato! - per la pochezza di risultati concreti che riuscivamo a portare a casa (il che per uno come me è un vero e proprio affronto alla dignità) e di contralto per i litigi personali che sempre più spesso fui costretto ad affrontare per "colpa" del mio impegno politico.
Ora, dopo aver celebrato un congresso "casereccio", il Movimento è in mani sicure - Carlo è un'ottima persona ed un amico - ed io (come anche Davide) mi sono potuto dedicare con più tranquillità allo studio (non sapete com'è difficile studiare con certe pressioni addosso, quando al telefono ti chiamano onorevoli, senatori, candidati e coordinatori che ti fanno pressioni), ho avuto più tempo per "radicarmi" meglio nella mia nuova realtà milanese facendo numerose amicizie e conoscendo tantissima gente simpatica, sono riuscito a riguardare la politica con un occhio "neutrale" meno partigiano e coinvolto, e non per ultimo sono riuscito ad imbastire un abbozzo di attività imprenditoriale.
La stessa che ha dato vita al mio nuovo nick-name e di conseguenza ha dato anche il nome a questo blog: THE LORD OF THE GADGETS, la stessa denominazione che può vedere chi ha il mio contatto MSN...

Perchè "gadgets"? Abbastanza semplice: verso settembre dell'anno ormai trascorso - il 2007 - ho conosciuto tramite un amico di Modena un ragazzo di Bologna, Umberto, che ideava e realizzava gadgets politici per le manifestazioni. Mi è subito venuto il "pallino" e ho insistito per conoscerlo, perchè ritenevo - e, a questo punto, non credo a torto - che data la mia esperienza nel mondo politico-associazionistico e la mia voglia imprenditoriale avrei potuto inserirmi bene in quel mare magnum del merchandising di gadgets ed oggettistica.
E' così nata la rudimentale attività che seguo ad oggi, chiamata familiarmente Lord Gadgets, con la quale mi occupo di sentire le richieste di oggetti e gadgets personalizzati di ditte, partiti, associazioni, privati, e soddisfarle in comune accordo con l'amico Umberto.
Il mercato c'è, ed è tanto, anche se si basa tantissimo sulle conoscenze personali, inoltre a dicembre alcuni miei amici della Bocconi hanno proposto di entrare nella "società" e fare qualcosa di più "serio", una SNC, ed occuparci davvero "professionalmente" di questa attività che finora ho visto più come hobby e fonte saltuaria di guadagno.

Vedremo. Di questa e di tutte le cose che mi verranno in mente e che marginalmente potranno interessarvi vi terrò aggiornati...

Vi lascio, ho scritto abbastanza per essere il primo post e poi mi vergognerei tantissimo se i prossimi fossero corti per mancanza di voglia e tempo. A presto e un invito a tutti:

FRANGAR NON FLECTAR!